Campari Group ha ufficialmente nominato Simon Hunt come nuovo CEO dell’azienda, dopo che, alcuni mesi fa Matteo Fantacchiotti si è dimesso dall’incarico per motivi personali. Simon Hunt che sarà nominato nel corso di una assemblea generale, prevista per il 15 gennaio, subentrerà agli attuali co-ceo ad interim Paolo Marchesini, chief financial and operating officer, e Fabio Di Fede, chief legal and m&a officer.
Al momento, Campari affronta una domanda in calo, in particolare negli Stati Uniti, a seguito di un’impennata dei consumi durante la pandemia. Nei suoi ultimi risultati per il terzo trimestre, il noto marchio di alcolici, ha segnalato un calo degli utili e delle vendite al di sotto delle prospettive degli analisti e ha affermato che “la sua performance è stata danneggiata da vendite negli Stati Uniti in calo e maltempo in Europa”.
Con i suoi trent’ anni di esperienza nei premium spirit, Hunt è noto in campo economico e commerciale per essere un veterano del settore con una solida esperienza nell’accelerazione dei percorsi di crescita aziendale e nella costruzione di marchi globali. In particolare, l’esperto vanta una grande competenza nei mercati internazionali, soprattutto nel mercato strategico degli Stati Uniti.
Hunt ha infatti iniziato la sua carriera presso Diageo, l’azienda che si occupa di marchi come lo scotch Johnnie Walker e la vodka Smirnoff. Hunt ha anche lavorato presso il distillatore francese Pernod Ricard e, nel 2022, è stato nominato CEO dell’incubatore globale di alcolici Catalyst Spirits. secondo gli analisti di Deutsche Bank, le vendite oltreoceano rappresentano una parte significativa per i produttori di alcolici europei, e in particolare per il marchio Campari che ha un ruolo significativo nelle importazioni statunitensi. La notizia ha già fatto salire le azioni Campari del 4,3% negli scambi europei.