L’ex ballerina Ashley Benefield è stata condannata a 20 anni di carcere per l’omicidio del marito Doug Benefield, avvenuto nel 2020. La vicenda, ribattezzata come il “processo del cigno nero”, ha catturato l’attenzione nazionale ed evocato paragoni con il celebre film del 2010, interpretato da Natalie Portman, Black Swan.
Ashley ha sempre sostenuto di aver agito per legittima difesa. La donna, oggi 32enne, dopo aver lasciato il marito, si era rifugiata a casa della madre in Florida. Aveva raccontato in aula di aver sparato due colpi al coniuge mentre si avvicinava a lei in maniera minacciosa.
La storia tra i due era iniziata velocemente: si erano sposati dopo meno di due settimane dal loro primo incontro. Doug che aveva 54 anni era vedovo da pochi mesi, ma nonostante l’idillio iniziale con la giovane, l’unione si rivelò fin da subito piuttosto tempestosa. I conflitti vennero amplificati anche dalla figlia adolescente di Doug, oltre al fallimento di un progetto comune che doveva portare alla nascita di una compagnia di ballo.
Ashley iniziò ad accusare il marito di volerla avvelenare, insinuando che avesse fatto la stessa cosa con la sua prima moglie, ipotesi che non ha mai trovato riscontro nelle indagini della polizia. I rapporti si incrinarono ulteriormente nel 2018, quando dopo la nascita della loro figlia, la donna impedì a Doug di poterla incontrare per sei mesi. Tuttavia nonostante gli scontri, la coppia sembrava volesse tentare una riconciliazione, e nel 2020 i due stabilirono di trasferirsi insieme nel Maryland.
Ma il 27 settembre dello stesso anno, quando Doug raggiunse la moglie che stava organizzando il trasloco, venne colpito a morte. Alcuni vicini riferirono di aver sentito urla improvvise prima della comparsa di Ashley da uno di loro con la pistola in mano.
Le indagini rivelarono che l’uomo, mentre stava cercando di allontanarsi, fu colpito a una gamba e un braccio ma quest’ultimo proiettile fini anche per attraversare la cavità toracica.
Secondo la tesi sostenuta dalla difesa, la donna non avrebbe avuto intenzione di seguire il marito, ma anzi si stava preparando a lasciare la città, aveva noleggiato un macchina con un’identità diversa ed era diretta verso un rifugio sicuro. Il timore che Doug avesse scoperto questi piani avrebbe contribuito all’escalation del tragico epilogo.
Ashley Benefield, oltre alla pena detentiva, dovrà affrontare 10 anni di libertà vigilata.