Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha deciso di prendere di petto le minacce di Donald Trump sulla guerra dei dazi: è volato in Florida, a quanto riportano i media. Secondo il quotidiano canadese Globe and Mail, che cita due fonti non identificate, Trudeau è andato a incontrato Donald Trump e secondo quanto ha riferito poi la CNN, i due avrebbero cenato venerdì sera a Mar-a-Lago, la tenuta del presidente eletto a Palm Beach. Un viaggio fuori programma, pochi giorni dopo che Trump ha minacciato il vicino di casa a nord (e il Messico a sud) di imporre tariffe fino al 25% sulle importazioni una volta entrato in carica, finché i due paesi non daranno un giro di vite all’arrivo di droga, in particolare al fentanyl, e ai migranti che attraversano il confine.
Il ministro canadese della Sicurezza pubblica, Dominic LeBlanc, era in viaggio con Trudeau, ha riferito la Canadian Broadcasting Corp.
Messico, Canada e Cina (minacciata di dazi fino al 10%), insieme ai principali gruppi industriali, hanno avvertito che la minaccia di Trump se messa in atto danneggerebbero le economie di tutti i Paesi coinvolti, causerebbero un’impennata dell’inflazione e potrebbe provocare la perdita di milioni di posti di lavoro.
In Canada, qualsiasi colpo all’economia si aggiungerebbe alle difficoltà di Trudeau in un momento in cui la sua popolarità è in calo, in parte a causa della rapida impennata del costo della vita negli ultimi anni. I sondaggi mostrano che i liberali di Trudeau perderebbero contro il partito conservatore all’opposizione se si andasse ora alle urne; le elezioni politiche devono tenersi entro la fine di ottobre 2025.
Più di tre quarti delle esportazioni canadesi, per un valore di 592,7 miliardi di dollari, sono state destinate agli Stati Uniti lo scorso anno e quasi 2 milioni di posti di lavoro canadesi dipendono dal commercio. Il Canada è il quarto produttore mondiale di petrolio e il sesto di gas naturale. La maggior parte dei suoi 4 milioni di barili al giorno di greggio esportati è destinata agli Stati Uniti e il piano di Trump non esenterebbe il greggio dalle sanzioni commerciali.
Questa settimana Trudeau ha convocato una riunione con i premier di tutte le 10 province canadesi per discutere delle relazioni con gli Stati Uniti, e una fonte governativa ha dichiarato che il Canada sta valutando possibili tariffe di ritorsione contro gli Stati Uniti.
Trudeau nei giorni scorsi ha respinto l’idea che quelle di Trump siano solo provocazioni. “Donald Trump, quando fa dichiarazioni del genere, ha intenzione di metterle in pratica”, ha detto parlando con i giornalisti. “Non c’è dubbio”.