In America coloro che sono affetti da HIV potranno presto ricevere trapianti di reni e fegato da donatori anch’essi sieropositivi, grazie a una norma approvata dall’Amministrazione Biden.
L’annuncio, diffuso ieri dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, segna un passo significativo nell’ampliamento dell’accesso agli organi salvavita e nella riduzione dello stigma associato al virus.
La nuova disposizione rimuove il vincolo che limitava questi innesti alla ricerca clinica. Dal 2013, grazie alla legge HIV Organ Procurement Equity Act (HOPE Act), era consentito eseguire trapianti di organi tra pazienti HIV-positivi, ma esclusivamente in ambito sperimentale. Prima della legislazione, il divieto federale impediva qualsiasi tipo di interazione tra donatori e riceventi affetti dalla stessa malattia.
Ora, il provvedimento definitivo permetterà che i trasferimenti possano avvenire senza restrizioni. Inoltre le procedure saranno rese più semplici e consentiranno di aumentare il numero di organi disponibili.
Xavier Becerra, segretario dell’HHS, ha voluto sottolineato l’importanza che questo cambiamento determinerà grazie all’eliminazione di barriere inutili.
La modifica delle regole, attualmente limitata a fegato e reni, potrebbe presto estendersi. Il National Institutes of Health, l’agenzia responsabile della salute pubblica americana, ha già avviato una consultazione per esplorare la possibilità di includere cuore, polmoni e pancreas tra gli organi idonei al trapianto per pazienti HIV-positivi.