Lo storico marchio americano di chitarre Gibson ha intrapreso un’azione legale contro l’agenzia di branding che cura la nuova linea di chitarre approvata dal neo eletto Presidente Donald Trump, per violazione del design delle celebri Les Paul.
Secondo quanto riportato dal settimanale statunitense Billboard, l’azienda ha emesso un ordine di “cessazione e desistenza” per fermare la vendita degli strumenti che, a loro dire, imiterebbero il loro brand.
Le “Trump Guitars” erano state presentate il 20 novembre tramite un post pubblicato sulla piattaforma Truth Social. La linea comprende modelli sia acustici che elettrici, decorati con simboli patriottici come l’aquila calva, la bandiera americana, lo slogan “Make America Great Again” e il numero “45”, un chiaro riferimento al precedente mandato presidenziale.
I prezzi variano da 1.250 a 1.500 dollari per i modelli base, mentre le edizioni firmate dal tycoon possono arrivare a cifre che si aggirano tra i 10.250 e gli 11.500 dollari. Il sito ufficiale, GetTrumpGuitars.com, afferma che sono state prodotte 1.275 unità, e alcune linee sarebbero già esaurite.
Nonostante il clamore, l’effettivo coinvolgimento di “The Donald” nella progettazione degli strumenti rimane incerto. Il sito descrive gli oggetti come “personalizzati da un’azienda di proprietà di veterani con il supporto di un maestro liutaio” e specifica che sono stati assemblati con componenti sia nazionali che internazionali.
Parallelamente al lancio della linea di chitarre, il magnate ha annunciato una seconda edizione della sua controversa “Bibbia”, questa volta venduta a 70 dollari, 10 in più rispetto alla versione precedente. La novità principale stavolta è rappresentata dal nome “Donald J. Trump” stampato in rilievo sulla copertina, proprio sopra la dicitura “Sacra Bibbia” e “Dio”.
L’operazione commerciale ha suscitato un dibattito e ha sollevato ulteriori domande sull’utilizzo di simboli religiosi per fini di branding. I sostenitori del magnate vedono invece queste iniziative come esempi concreti dello spirito imprenditoriale del politico.
Un portavoce di Gibson ha dichiarato alla stampa che l’obiettivo della contestazione non è attaccare Trump, ma proteggere la proprietà intellettuale della società e l’identità del marchio registrato.