Uno studio pubblicato su Pubmed ha scoperto che ChatGPT ha superato i medici nell’accuratezza della valutazione delle diagnosi. Come riporta il New York Times, Adam Rodman esperto di medicina interna presso il Beth Israel Deaconess Medical di Boston che ha condotto lo studio, è tra i sostenitori dell’intelligenza artificiale in campo medico poiché convinto che questa possa essere un supporto valido per aiutare i medici a diagnosticare le malattie. Rodman afferma che il chatbot, della società OpenAI, ha una accuratezza che sfiora il 90% nel diagnosticare una condizione medica. Ma non solo, il bot è perfettamente in grado di spiegare il ragionamento che lo ha portato alla diagnosi. Sempre nel contesto dello studio, i dottori che hanno lavorato con il supporto del chatbot hanno invece ottenuto una percentuale di accuratezza delle diagnosi di circa il 76%. “Questo strumento non è solo facile da usare, ma i dottori devono fidarsi”, ha detto il dott. Rodman.
Come si legge nello studio, i ricercatori hanno utilizzato un database di elenchi di diagnosi di casi clinici raccolti dall’American Journal of Case Reports. L’ IA ha generato un totale di 1176 elenchi di diagnosi da 392 descrizioni di casi. Le valutazioni di GPT-4 concordavano con quelle dei medici in 966 liste su 1176.
Partendo dal dato che la valutazione umana si è spesso dimostrata incerta o addirittura errata, gli esperti hanno iniziato a chiedersi se ciò può destare preoccupazione e se sia da valutare l’ipotesi di interagire con l’IA come valido supporto per diagnosi più accurate. Secondo esperti come il dott. Jonathan H. Chen, medico e informatico di Stanford, i programmi di AI in campo medico “potrebbero rivelarsi un valido aiuto ma, al contempo molti dottori potrebbero non sfruttarne il potenziale”.