L’ultimo viaggio da presidente. Joe Biden è volato a Lima, in Perù, per partecipare al forum della Cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC). A lato, ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping – molto probabilmente, l’ultima occasione di confrontarlo nelle vesti di leader degli Stati Uniti e la prima dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni dello scorso 5 novembre.
“L’obiettivo della Cina di una relazione stabile, sana e sostenibile con gli Usa rimane invariato – ha dichiarato Xi Jinping all’inizio dell’incontro con Biden al Defines Hotel a Lima, dove alloggiava la delegazione cinese. – Siamo pronti a lavorare con una nuova amministrazione per mantenere la comunicazione, espandere la cooperazione e gestire le differenze in modo da impegnarsi per una transizione costante delle relazioni tra Cina e Stati Uniti a beneficio dei due popoli”.

Senza nominarlo esplicitamente, il presidente cinese ha espresso preoccupazione per le politiche protezionistiche promesse da Trump durante la campagna elettorale dei mesi scorsi – imporre tariffe del 60% sulle importazioni dalla Cina.
Dal suo canto, Biden ha garantito di impegnarsi per mantenere gli stessi rapporti diplomatici anche con la prossima amministrazione ed evitare che la situazione degeneri. Il consigliere della sicurezza Jake Sullivan ha dichiarato che lavorerà con il team scelto da Trump affinché Taiwan sia “in cima all’agenda”.
Infine, il presidente Usa ha fatto una breve riflessione sul rapporto di lunga data fra lui e Xi Jinping, cominciato sotto l’amministrazione Obama, quando Biden era vicepresidente. “Per oltre un decennio, abbiamo trascorso molte ore insieme, sia qui che in Cina. Negli ultimi quattro anni, le relazioni fra Washington e Pechino hanno conosciuto alti e bassi, ma con noi due al timone, abbiamo anche avviato dialoghi di cooperazioni fruttuose e in generale raggiunto la stabilità”.
In realtà, l’equilibrio è molto precario. L’amministrazione Biden ha mantenuto i dazi approvati durante il primo mandato di Trump. Con l’inizio del conflitto in Ucraina, nel febbraio 2022, Xi Jinping si è avvicinato al presidente russo Vladimir Putin, mettendo le autorità statunitensi in allarme. Più volte gli agenti federali hanno segnalato attività di hackeraggio da parte del governo cinese per entrare nelle reti di telecomunicazione degli Usa.