L’ex ambasciatrice USA alle Nazioni Unite Nikki Haley e l’ex segretario di Stato Mike Pompeo non faranno parte della squadra presidenziale di Donald Trump. A dichiararlo è stato sabato lo stesso tycoon con un post sui social.
“Non inviterò Nikki Haley o Mike Pompeo nella mia amministrazione in fase di formazione”, pur ringraziando entrambi per il lavoro svolto in passato e per il servizio al Paese.
In vista della sua investitura il 20 gennaio, Trump sta selezionando i candidati da porre a carico dei vari dicasteri. Tra le figure incontrate di recente, secondo Reuters, spicca l’investitore Scott Bessent, considerato come potenziale segretario al Tesoro.
Haley, già governatrice del South Carolina, aveva sostenuto Trump alle presidenziali, nonostante precedenti critiche durante le primarie. “Sono fiera di aver collaborato con Trump nella difesa degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite,” ha commentato la stessa Haley sui social, augurando al presidente un percorso di successo per garantire un’America più sicura nei prossimi quattro anni.
Pompeo, in passato anche direttore della CIA, era stato menzionato per un possibile incarico alla Difesa. Ma adesso sembra non avere prospettive immediate all’interno dell’amministrazione.
Salgono invece le quotazioni di Robert F. Kennedy Jr. L’ex candidato indipendente è stato incaricato da Trump di valutare i candidati per le agenzie sanitarie federali, in particolare il Dipartimento della Salute e la Food and Drug Administration, secondo fonti vicine all’ex candidato e Del Bigtree, un suo stretto collaboratore.
“Gli americani hanno rieletto Trump perché si fidano del suo giudizio e delle sue politiche, tra cui la promessa di rendere l’America più sana anche grazie a leader rispettati come RFK Jr”, ha dichiarato un portavoce tel ticket GOP.
Kennedy, noto per le controverse posizioni no-vax, aveva interrotto la sua campagna presidenziale per sostenere apertamente Trump, accettando un ruolo di rilievo nel programma sanitario dell’amministrazione. Secondo Bigtree, l’obiettivo principale di Kennedy è selezionare esperti sanitari privi di conflitti d’interesse con l’industria farmaceutica, per gestire le politiche su farmaci e vaccini. Tra le priorità discusse una delle principali è quella di eliminare il fluoro dall’acqua pubblica, che ha destato critiche da parte della comunità scientifica.