La Corta Suprema del Massachussetts ha stabilito che Caroline Settino deve restituire l’anello di fidanzamento da 70.000 dollari del suo ex, Bruce Johnson. Nella sentenza, il giudice ha riconosciuto che l’oggetto è un “dono condizionato al matrimonio” e, in quanto tale, deve essere dato a chi lo ha acquistato prima a prescindere dal o dalla responsabile della rottura, come invece sosteneva una norma statale.
“Ci uniamo ora alla tendenza moderna adottata dalla maggioranza delle giurisdizioni – si legge in una nota comunicata dai giudici della Corte Suprema – che hanno preso in considerazione la questione e ritiriamo il concetto di colpa in questo contesto. Quando, come in questo caso, il matrimonio programmato non ha luogo e il fidanzamento è terminato, l’anello di fidanzamento deve essere restituito al donatore indipendentemente dalla colpa”.
Secondo gli atti depositati, i due promessi sposi avevano iniziato a frequentarsi nel 2016. Johnson avrebbe pagato regali e vacanze di lusso a Settino. Un anno dopo, è arrivata la proposta di matrimonio con l’anello da 70.000 dollari. Il futuro marito si sarebbe ammalato di cancro alla prostata e ha dichiarato al giudice che, col passare del tempo, Settino sarebbe diventata sempre più distante, poco collaborativa e non lo accompagnava più agli appuntamenti. Insospettitosi, Johnson avrebbe controllato il cellulare di Settino scoprendo diversi messaggi romantici con un altro uomo e avrebbe deciso di mettere fine alla relazione. Da allora i due hanno portato la causa in tribunale.
Inizialmente, un primo giudice aveva dichiarato che Settino aveva il diritto di tenersi l’anello. Invece, la corte d’appello, a cui aveva fatto ricorso il futuro marito, aveva ritenuto che dovesse essere restituito a Johnson. Fino a passare alla sentenza definiva della Corte Suprema.