La Stazione Spaziale Internazionale sarà riposizionata sulla sua orbita dal cargo Dragon di SpaceX partito lo scorso 5 novembre dalla base in Florida per agganciarsi alla ISS dove ha consegnato un carico di rifornimenti e materiali destinati a esperimenti scientifici. Il cargo ci resterà per circa un mese prima di tornare sulla Terra. La ISS necessita di essere periodicamente riposizionata poiché perde costantemente quota a causa dell’attrito atmosferico cui è sottoposta. Questa operazione è stata svolta finora dalle navette russe Soyuz, ma per la prima volta nella storia, sarà affidata a un veicolo privato dell’azienda di Elon Musk.
Il Cargo Dragon di SpaceX avvierà il riposizionamento accendendo i motori per un tempo previsto di circa 12 minuti ed eseguirà una manovra che riporterà la Stazione Spaziale nella sua posizione ottimale.
Si tratta di una operazione che ha anche l’obiettivo di raccogliere dati preziosi utili per lo sviluppo di una futura navetta “Super Dragon” che SpaceX ha già in progetto di costruire in accordo con la NASA. Questa servirà a riportare sul suolo terrestre la Stazione Spaziale nel 2030 quando non sarà più operativa.
Il progetto rientra nell’ambito di un contratto da 843 milioni di dollari annunciato dalla NASA lo scorso giugno, che prevede lo sviluppo da parte della compagnia di Musk di un ‘rimorchiatore spaziale’, che dovrà agganciare la ISS e accompagnarla in un rientro controllato verso la Terra, in direzione di una remota regione oceanica.
Jared Metter, direttore per l’affidabilità di volo presso SpaceX ha sottolineato: “i dati che raccoglieremo da questa operazione riguardo le modalità di controllo dell’assetto, saranno molto utili soprattutto per il futuro veicolo che rimorchierà la ISS fuori dalla sua orbita”.