Il video politico di Julia Roberts che incoraggia le donne a votare per Kamala Harris senza dirlo ai propri mariti ha scatenato un’ ondata di indignazione tra i conservatori, riaccendendo un acceso dibattito sul ruolo del genere nelle elezioni di martedì.
L’attrice premio Oscar appare in un breve filmato, prodotto dal gruppo progressista Vote Common Good, dove invita le donne a scegliere liberamente alle urne, suggerendo di votare “in segreto” per la vicepresidente democratica.
Nello spot due donne si recano in un seggio elettorale, si scambiano un cenno d’intesa, e infine votano senza rivelare la loro scelta. La voce della Roberts spiega: “Nel luogo in cui ogni donna americana ha ancora il diritto di decidere da sé, puoi votare come vuoi senza dirlo a nessuno. Quello che accade in cabina rimane in cabina”. Quando una delle donne esce, il marito le chiede se abbia fatto “la scelta giusta” e lei risponde, vagamente, di sì.
Trump, in un’intervista a Fox News, ha espresso delusione per Roberts e ha definito il video “ridicolo”, dicendo che una moglie non nasconderebbe mai al marito per chi vota, neanche in un matrimonio “pessimo”. “Io sono circondato da donne forti, a partire da mia moglie”, ha spiegato l’ex presidente. “Non è realistico che una moglie non parli al marito di come ha votato. È una rappresentazione assurda (…). di cui Julia Roberts tra qualche anno si vergognerà.”
La pubblicità ha suscitato forti reazioni anche da parte dei gruppi femminili repubblicani. Toni Holt Kramer, fondatrice delle Trumpettes, un influente movimento di sostenitrici di Trump, ha criticato apertamente Roberts: “Julia dovrebbe limitarsi a fare l’attrice. Come può credere di avere l’autorità per parlare di politica? Il messaggio è quasi offensivo, come se le donne oggi avessero bisogno di ‘permessi’ per votare diversamente dai mariti”.
Jesse Watters, conduttore di Fox, ha affermato che, se sua moglie votasse segretamente per Harris, sarebbe come un tradimento. Newt Gingrich ha accusato i democratici di incoraggiare le mogli a mentire ai loro mariti, definendo il sistema “amorale e corrotto” . Tuttavia, molti hanno condiviso online storie di donne repubblicane che sostengono i democratici segretamente per paura di ripercussioni. E un po’ ovunque sono apparsi messaggi anonimi in bagni pubblici e su scatole di tamponi per ricordare alle donne il diritto al voto segreto.
Lo spot elettorale ha anche suscitato paragoni con il romanzo Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood, un riferimento alla mancanza di autonomia delle donne in una società repressiva. Per Doug Pagitt, direttore del gruppo progressista che ha creato il video, le reazioni infuriate dei conservatori dimostrano quanto sia importante il messaggio, poiché hanno trasformato il diritto al voto in una questione di controllo maschile.
Conquistare il voto delle donne repubblicane, soprattutto di quelle che potrebbero simpatizzare per i temi progressisti, è diventato un obiettivo cruciale per la campagna democratica. Kamala Harris, da tempo in prima linea sulla questione dei diritti riproduttivi, ha promesso di impegnarsi per ripristinare la tutela dell’aborto, messa in discussione dalla Corte Suprema dopo la storica revisione del caso Roe v. Wade.
Molte star del cinema si sono schierate pubblicamente con la Harris, aggiungendo visibilità alla campagna. Harrison Ford ha dichiarato di recente che “Kamala Harris difenderà sempre il diritto a dissentire” dalle sue politiche. Anche artisti come Taylor Swift, Beyoncé e Leonardo DiCaprio hanno pubblicamente manifestato il loro appoggio alla candidata democratica.