Kamala sta al gioco. La tappa a sorpresa della candidata democratica a New York per partecipare al Saturday Night Live l’ha vista di fronte a Maya Rudolph, l’attrice che la imita nel celebre programma satirico del sabato sera. “Sono qui solo per ricordarti che ce la farai” ha assicurato la vicepresidente guardando l’attrice allo specchio nel camerino. Poi ha aggiunto una battuta – in riferimento alla difficoltà con cui il rivale Donald Trump è entrato nel suo ormai celebre camion della spazzatura. “Perché sai fare qualcosa che il tuo avversario non riesce a fare. Sai aprire le porte”. A seguire, un paio di minuti su tutti i modi in cui “Kamala” può rimare.
Secondo il New York Times, lo sketch non è stato un momento di commedia indimenticabile – dal punto di vista satirico meglio la precedente apparizione di Joe Biden e quella a seguire di Donald Trump, ma non è nemmeno sprofondato nel cringe, l’imbarazzo – qui i primi otto minuti.
Harris è arrivata al SNL dopo una settimana di preparativi da parte della sua squadra, ma fino all’ultimo la sua presenza non era stata confermata; forse ha giocato la notizia che i sondaggi la danno inaspettatamente in vantaggio in Iowa, stato che nelle ultime due presidenziali è andato ai repubblicani.
Dopo una giornata di campagna elettorale nei due Stati chiave Georgia e North Carolina, ha preso un aereo per NYC in gran segreto; solo quando il suo corto si è fermato davanti al 30 di Rockefeller Plaza la stampa ha capito che era arrivata al celebre show. Apparire live in televisione è sempre un rischio per qualunque candidato presidenziale, soprattutto se non ha esperienza attoriale, e soprattutto in un programma satirico, ma è un rischio già corso in passato da diversi aspiranti alla Casa Bianca. Nel 2007 lo fece Barack Obama – un performer naturale – nel 2008 Hillary Clinton, nel 2015 sia Hillary Clinton che Donald Trump. Harris però lo ha fatto negli ultimissimi giorni di campagna elettorale, una scommessa in più.