12 ettari di fattoria organica con frutta, verdura ed erbe medicamentose: Soukya, in India, centro internazionale olistico di benessere, è da tempo uno dei posti preferiti di re Carlo III per rigenerarsi. È lì che ha fatto una tappa “segreta” con la regina Camilla al ritorno dal lungo faticoso viaggio in Australia e alle isole Samoa. Camilla è una entusiasta dello yoga, si dice; Carlo frequenta Soukya, alle porte di Bangaluru, città meridionale dell’India, da molto prima di salire al trono; ci aveva festeggiato anche il suo 71esimo compleanno.
Arrivati sabato scorso, i reali britannici si sono trattenuti tre giorni. Soukya deriva dalla parola sanscrita per “armonia” e il sito si descrive come il luogo per reintegrare “l’equilibrio naturale di mente, corpo e spirito”, tramite una strategia combinata di yoga, omeopatia e medicina tradizionale indiana, o ayurveda, tratta dagli antichi testi. Il centro è stato frequentato anche dal Dalai Lama, dall’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu e dall’attrice Emma Thompson – e chi non ci vorrebbe andare?
Nei tre giorni della visita reale comunque Soukya è stato chiuso al pubblico; la coppia ha alloggiato in una suite presidenziale da mille sterline a notte (tre camere da letto, un salotto, una sala da pranzo, cucina e doccia esterna fra banani e fiori).
Fonti locali hanno detto al Guardian che il programma del centro è stato ripensato per Carlo e la sua terapia chemioterapica: il re ha effettuato trattamenti per “ringiovanimento, detox e rafforzamento del sistema immunitario”, cominciando con una sessione mattutina di yoga, seguita da una colazione vegetariana in stile dell’India meridionale, con dosa e idli, succhi freschi e acqua di cocco. Poi sessioni mattina e pomeriggio di ringiovanimento, massaggi terapeutici, sessione serale di meditazione e a letto alle nove.
Nonostante la malattia, durante il viaggio di Stato Carlo III è apparso sorridente e rilassato, felice di essere di nuovo in mezzo alla folla.