L’Internal Revenue Service (IRS) ha recentemente annunciato le nuove fasce fiscali e detrazioni standard per la stagione fiscale 2025 con la novità che i preservativi si possono detrarre dalle tasse di tutti i contribuenti. L’IRS sottolinea quindi che per un coniuge o un familiare a carico i preservativi sono considerati una spesa medica e possono essere detratti qualora venga specificato nella dichiarazione che le spese mediche superano il 7,5% del reddito lordo rettificato (AGI) per l’anno. L’AGI è il reddito totale che si calcola sottraendo le detrazioni.
Prima di questo annuncio i preservativi venivano considerati, già da diversi anni nella detrazione fiscale dettagliata solo in determinati casi, quando si dimostrava di avere una ragione medica importante. In questi casi specifici che dovevano essere documentati, si trattava di uno strumento necessario per evitare il contagio di malattie sessualmente trasmissibili piuttosto che semplicemente a scopo contraccettivo, spiega l’esperto Richard Pon, commercialista certificato statunitense.
Inoltre, l’esperto sottolinea che i preservativi sono solo una delle tante spese mediche che vengono considerati adesso detraibili, ma potrebbero essere inclusi anche altri dispositivi medici meno noti come i kit di raccolta del DNA, tiralatte e forniture per l’allattamento, farmaci che aiutano a smettere di fumare come quelli per l’astinenza da nicotina e spese legate al volontariato.
Le persone che non compilano le loro dichiarazioni dei redditi in maniera dettagliata possono comunque beneficiare delle detrazioni utilizzando un conto di risparmio sanitario per ottenere il rimborso delle spese mediche, puntualizza Pon.