Le autorità statunitensi hanno denunciato la creazione e la diffusione, di un video contraffatto da parte della Russia, in cui una persona è intenta a distruggere, in Pennsylvania, schede elettorali a favore dell’ex presidente Donald Trump.
Nonostante le tessere mostrate non siano quelle effettivamente utilizzate dalla contea di Bucks e la rapida smentita dei funzionari elettorali e dell’ufficio del procuratore, il filmato ha comunque guadagnato rapidamente popolarità sulle piattaforme social, inclusa X, ex Twitter, dove ha raggiunto migliaia di visualizzazioni.
In una dichiarazione congiunta, il dipartimento del Direttore dell’Intelligence Nazionale, l’FBI e la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, hanno sottolineato che questo è solo un esempio della strategia russa per mettere in discussione la legittimità del processo elettorale statunitense e a fomentare divisioni interne tra i cittadini.
Bucks County Board of Elections, il consiglio legislativo della Pennsylvania, ha confermato che le immagini provengono da un account che, la settimana scorsa, aveva già condiviso un altro video manipolato per diffamare il governatore Walz. Il contenuto era legato alla teoria di QAnon un gruppo politico di estrema destra, che ipotizza una trama segreta, organizzata da un presunto Deep State, che agirebbe contro il tycoon.
Darren Linvill, co-direttore del Media Forensics Hub della Clemson University, in Carolina del Sud ha ricondotto l’origine delle immagini a una nota operazione di propaganda russa denominata Storm-1516, una campagna che l’Università aveva già identificato per il suo schema di produzione. “Il video sulla contea di Bucks proviene da un account che ci è noto,” ha affermato Linvill, “Storm-1516 si caratterizza per la scelta di tematiche divisive, l’impiego di attori e uno stile che rende chiaro come questi contenuti siano del tutto fasulli”.
Microsoft ha sottolineato che la stessa rete russa è dietro altre produzioni fasulle, inclusa quella in cui Harris viene accusata di un finto incidente stradale risalente al 2011. Il filmato era stato diffuso tramite una presunta stazione televisiva di San Francisco, mai esistita.