Pattie Gonia, una drag queen americana ha rivelato che valuterà opzioni legali contro l’entourage di Donald Trump reo di aver utilizzato, nella campagna elettorale, la sua immagine senza autorizzazione.
Nel video oggetto del contenzioso che ha come tema centrale la politica transgender, viene mostrata la vicepresidente Kamala Harris mentre esprime il suo sostegno alla comunità, e Gonia, vero nome Wyn Wiley, a un evento del Pride nel 2022.
La voce narrante contrappone Harris a “The Donald e sottolinea l’utilizzo dei pronomi neutri di genere comunemente usati dalle persone non binarie: “Kamala è per loro, il presidente Trump è per voi”.
La performer ha prontamente risposto alla provocazione attraverso la pubblicazione di un video sui suoi canali social in cui, vestita da Statua della Libertà, ha espresso la sua indignazione:
“No, la campagna di Trump non ha avuto il consenso a utilizzare il mio nome o la mia immagine. Stiamo valutando azioni legali, farò quello che le persone queer fanno sempre, trasformare il nostro dolore in qualcosa di positivo”.
Visualizza questo post su Instagram
Con oltre 690.000 follower su Instagram e 460.000 su TikTok, l’artista ha poi indirizzato i fan a una raccolta fondi a favore di due organizzazioni LGBTQ+.
Nonostante l’annuncio sia stato percepito come offensivo da Gonia, Mark McKenna, esperto di diritto presso UCLA, l’Università della California di Los Angeles, ha spiegato che sarà difficile per la drag queen vincere una causa legale, data la natura dell’annuncio. “La legge offre più libertà alla pubblicità politica, ha spiegato McKenna, rispetto a quella commerciale.”
La questione ha riportato in primo piano il dibattito sull’accesso delle persone transgender, alle cure di affermazione di genere. Harris, nel suo passato come procuratrice generale della California, si era opposta a tali trattamenti, anche se in seguito aveva modificato la sua posizione, seppure non ancora del tutto definita.
Gonia, ha chiuso la sua clip con un rinnovo al voto piuttosto provocatorio, ha ironizzato su uno dei motti più utilizzati dal magnate:
“Rendiamo l’America di nuovo gay”, e ha aggiunto, “Sei licenziato!”.