Papa Francesco ha aperto le porte del Vaticano agli organizzatori dell’“Alleanza Globale per la salute dei bambini”, un’iniziativa che ha l’obiettivo di prendersi cura di un milione di minori, e dei relativi operatori sanitari, entro i prossimi tre anni. Martedì 24 settembre, il progetto verrà presentato ufficialmente al Clinton Global Initiative, organizzato dalla Clinton Foundation, dalla Honorary Chair Chelsea Clinton, figlia dell’ex presidente USA.
“I bambini sono il seme del nostro futuro. Con i bambini si può costruire un mondo nuovo”, con queste parole il papa ha inaugurato l’udienza con organizzatori, partner e sponsor, sotto la guida di Mariella Enoc e Aldo Cagnoli. “Ci sono malattie incurabili ma non ci sono bambini incurabili”.
“L’Alleanza Globale del Papa per la salute dei bambini” è una rete, o, meglio, community, che mette in collaborazione strutture ospedaliere in tutto il mondo e che fornisce assistenza sanitaria ai minori e supporto specialistico al personale sul campo. Nello specifico si distinguono “Hub” e “Spoke”. I primi sono gli ospedali di eccellenza che mettono a disposizione il loro know-how e offrono supporto tecnico ai medici e agli infermieri dei secondi, che sono cliniche e centri sanitari dove la domanda è elevata e urgente. Gli Spoke a loro volta raccolgono le documentazioni mediche iniziali e le sottopongono agli Hub che preparano le risposte più adeguate.
Per interagire è stata installata una “multilingual digital platform”, creata da Almaviva e Salesforce e collegata al sistema di telehealth fornito da Teladoc Health. A curare gli accordi tra Hub e Spoke c’è Patrons of the World’s Children Hospital, che si occupa anche di continuare a raccogliere fondi e a implementare il progetto con nuove opportunità. Infine, a coordinare il lavoro degli Spoke ci sono il Cuamm, medici per l’Africa, e il Pime, il Pontificio Istituto Missioni Estere.
Il primo Hub in Italia sarà il Bambino Gesù a Roma, anche conosciuto come “l’ospedale del Papa”.