Secondo quanto riportato da uno studio pubblicato ieri su Journal of Clinical Oncology, le donne di colore americane hanno circa il 40% in più di probabilità di morire di cancro al seno rispetto alle bianche.
Nella ricerca si dimostra che le donne nere hanno il più alto rischio in tutti i sottotipi di carcinoma mammario, con una disparità che varia dal 17% al 50% a seconda del tipo di cancro sviluppato.
Per ottenere questo risultato sono stati utilizzati i dati di 18 studi pubblicati tra il 2009 e il 2022, e analizzati 228.885 casi di cancro al seno, 34.262 dei quali riguardavano pazienti nere.
“I dati sottolineano una dura realtà nel nostro sistema sanitario, ha scritto in un comunicato stampa la coautrice del lavoro Paulette Chandler, epidemiologa associata presso la Divisione di Medicina Preventiva del Brigham and Women’s Hospital di Boston, le donne nere affrontano rischi più elevati di morte rispetto alle donne bianche e questa disparità non riguarda solo la biologia”.
Gli autori hanno infatti riscontrato altri fattori che contribuiscono al razzismo sistemico, tra cui la disuguaglianza socioeconomica, i ritardi nella diagnosi e l’accesso inadeguato a un trattamento tempestivo e di qualità.
“Per raggiungere l’equità, l’intervento è necessario a più livelli: dalla comunità ai sistemi sanitari, ai singoli operatori, ai pazienti stessi, ha aggiunto l’autrice senior Erica Warner, epidemiologa presso il Massachusetts General Hospital di Boston, che imparano a conoscere la loro malattia e quali dovrebbero essere le aspettative per le loro cure”.
Nell’indagine quindi si denota che esistono sia meccanismi sottotipo-specifici che sottotipo-indipendenti e che entrambi contribuiscono alle disparità nella sopravvivenza a questa specifica malattia, che richiede interventi multilivello per affrontare e raggiungere l’equità sanitaria.