Come riportato da Axios, la Casa Bianca starebbe rivalutando la sua strategia per un accordo sulla liberazione degli ostaggi e sul cessate il fuoco a Gaza, mentre i più importanti consiglieri del presidente Biden stanno capendo se sia il caso o meno di presentare una nuova proposta, dato che Hamas e Israele assumono entrambi posizioni più dure nei negoziati.
Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il direttore della CIA, Bill Burns, hanno detto nei giorni scorsi che gli USA potrebbero presentare una nuova proposta nei prossimi giorni, ma altri affermano che tale mossa non è in realtà imminente.
“È un periodo difficile”, ha dichiarato un funzionario di Washington, “Le persone alla Casa Bianca sono tristi, sconvolte e frustrate. Stiamo ancora lavorando, ma non abbiamo intenzione di presentare nulla nell’immediato. Siamo in una situazione difficile”. Secondo le fonti, alcuni dei principali consiglieri di Biden sono diventati molto scettici sulle possibilità di raggiungere un accordo velocemente.
L’uccisione di sei ostaggi da parte di Hamas, tra cui il cittadino americano Hersh Golberg-Polin, e la nuova richiesta del gruppo di rilasciare altri 100 prigionieri palestinesi che stanno scontando l’ergastolo per aver ucciso degli israeliani, hanno infatti causato un notevole pessimismo a Washington.
Nel frattempo, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito in una conferenza stampa della scorsa settimana la sua richiesta di mantenere il pieno controllo militare lungo il corridoio di Philadelphi, al confine tra Egitto e Gaza: un altro fattore che ha creato ulteriore frustrazione alla Casa Bianca.
Quando la settimana scorsa è stato chiesto a Biden se pensava che Netanyahu stesse facendo abbastanza per ottenere un accordo, ha risposto “no”.
Secondo alcuni funzionari, il presidente USA si trova attualmente in una posizione alquanto scomoda. La Casa Bianca, infatti, al momento ritiene che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, non sia interessato ad un accordo. Ma anche se lo volesse, Biden non vuole essere visto come colui che “regala” ad Hamas ulteriori concessioni, in particolar modo dopo l’uccisione degli ostaggi.
L’amministrazione USA sta ancora lavorando su una proposta più dettagliata per un accordo, con la speranza che gli egiziani e i qatarioti facciano pressione su Sinwar per ridurre le sue richieste. Fonti israeliane, tuttavia, hanno detto che non ci sono stati grandi progressi negli ultimi giorni.
“Alla fine, si tratta di pura volontà politica”, ha affermato Bill Burns, capo della CIA, “Continueremo a lavorare il più possibile con gli altri mediatori perché non c’è alternativa al raggiungimento di un accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco”.