La città di San José in California è pronta ad aprire le porte ai senzatetto, anzi le tende.
I funzionari locali ieri hanno annunciato l’apertura del primo “Safe Sleeping Site”, un luogo dove i senza fissa dimora potranno trovare un’alternativa ai rifugi.
L’area su cui sarà allestita la tendopoli è situata vicino a Watson Park e verrà attrezzata anche con servizi igienici. Offrirà un alloggio sicuro e autorizzato alle persone che già vivono nel quartiere, con l’obiettivo di fornire gli strumenti per un riscatto dalle dipendenze, potersi stabilizzare e intraprendere una formazione lavorativa.
“Quest’area è stata selezionata fra otto potenziali siti che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità, ha scritto l’ufficio del sindaco in una nota, “sarà la prima ad aprire ma con il tempo verranno realizzati altri centri per 500 persone che attualmente vivono per strada o lungo i corsi d’acqua. Quasi il 90% dell’inquinamento che scorre attraverso i nostri fiumi e i torrenti è stato causato dagli accampamenti dei senzatetto”.
Il programma pilota che partirà nel 2025 prevede circa 100 tende dove la comunità senza alloggio potrà riunirsi e soggiornare per un periodo prolungato. San Jose ospita quasi 1 milione di residenti e circa 6.340 sono senza un riparo.
Per proteggere gli ospiti verranno prese misure di sicurezza severe, non saranno ammesse droghe, armi e coloro che non accetteranno di rimanere non potranno accamparsi entro un raggio di due isolati.
Il Sindaco Matt Mahan ha sottolineato: “Non è una panacea, ma potrebbe essere un altro gradino della scala che alla fine aiuta tutti a uscire da una crisi di lunga data”.
Mahan ha anche visitato il “Safe Sleeping Site” a San Diego, chiamato “O Lot”, dove sono state sistemate 400 tende rialzate e isolate munite anche di servizi di lavanderia e di stoccaggio.
Coleen Cusack, un avvocato a sostegno degli homeless, ha precisato che delle 1.300 persone che hanno soggiornato a “O Lot”, solo 82 sono state interessate da lunga permanenza.