L’esercito degli stati Uniti ha rilasciato un duro comunicato contro lo staff di Donald Trump, in seguito alla vicenda verificatasi in settimana presso il cimitero nazionale di Arlington (ANC), Virginia.
Stando a quanto affermato dai vertici del luogo, infatti, due membri del personale del tycoon avrebbero aggredito, verbalmente e fisicamente, una funzionaria che avrebbe detto loro che non era possibile filmare o fotografare il leader MAGA a causa del regolamento previsto dalla struttura.
Il candidato del GOP si trovava presso il cimitero per partecipare ad una cerimonia per il terzo anniversario di un attacco mortale contro le truppe statunitensi in Afghanistan. 13 membri del servizio americano furono uccisi nell’assalto. Una fonte a conoscenza dell’incidente ha detto che la dipendente di Arlington ha cercato di impedire ai membri del team del tycoon di riprendere la Sezione 60, dove sono sepolti i caduti dell’attacco.
Dopo le feroci polemiche scoppiate in seguito alla presunta aggressione della funzionaria, sull’episodio sono intervenuti gli stessi vertici dell’esercito. Questi ultimi hanno “condannato” la condotta dello staff di Trump, affermando: “I partecipanti alla cerimonia del 26 agosto e alla successiva visita della Sezione 60 erano a conoscenza delle leggi federali, dei regolamenti dell’Esercito e delle politiche del Dipartimento della Difesa, che proibiscono chiaramente le attività politiche sul terreno del cimitero. Una dipendente dell’ANC che ha cercato di garantire il rispetto di queste regole è stata bruscamente aggredita”.

“Questo incidente è stato spiacevole – hanno aggiunto le forze armate- ed è altrettanto spiacevole che la dipendente dell’ANC e la sua professionalità siano state ingiustamente attaccate. L’ANC è un santuario nazionale per i caduti delle Forze Armate e il suo personale continuerà a garantire che le cerimonie pubbliche siano condotte con la dignità e il rispetto che i caduti della nazione meritano”.
Il portavoce dell’Esercito ha detto che l’incidente è stato segnalato al dipartimento di polizia della Joint Base Myer-Henderson Hall, ma la dipendente della struttura “ha deciso di non sporgere denuncia”. Pertanto, le forze armate “considerano chiusa tale questione”.
Il comunicato dell’esercito rappresenta un caso alquanto raro: difficilmente, infatti, i vertici militari prendono posizione su questioni che riguardano esponenti politici o addirittura rimprovera il loro comportamento o le loro campagne.
Sulla vicenda, inoltre, è intervenuta anche la vice addetta stampa del Pentagono, Sabrina Singh, che ha affermato: “il Dipartimento della Difesa è a conoscenza della dichiarazione rilasciata dall’esercito. Appoggiamo tutto ciò che hanno detto le forze militari”.
I resoconti dell’incidente di lunedì sono stati diversi: i portavoce di Trump hanno insistito sul fatto che non ci sarebbero state violazioni della legge, mentre i funzionari del cimitero hanno detto che era stato chiesto loro in anticipo di evitare attività legate alla propaganda elettorale.