In America le zanzare tengono in ostaggio intere contee. È successo nei giorni scorsi a Plymouth, in Massachusetts, dove i funzionari locali hanno annunciato che avrebbero chiuso i parchi e i campi sportivi all’aperto dal tardo pomeriggio fino all’alba a causa della preoccupante diffusione del virus dell’encefalite equina dell’Est che si trasmette tramite le punture di zanzara.
Nelle ultime settimane i livelli di allerta sanitaria nell’area si erano alzati anche in altre quattro città, Douglas, Oxford, Sutton e Webster, dove era stato indetto un “coprifuoco volontario” che partiva dall’imbrunire.
Agli abitanti delle città soggette a disinfestazione è stato sconsigliato di rimanere all’aperto dopo le 18 fino al 30 settembre e successivamente dalle 17, finché le temperature non si saranno abbassate. I residenti delle zone ad alto rischio di contagio sono stati inoltre invitati a usare abiti coprenti, repellenti per insetti e drenare qualsiasi pozza o bacino di acqua stagnante nei cortili delle loro abitazioni.
Le chiusure di Plymouth sono state determinate a causa di un cavallo trovato positivo all’infezione. La malattia che colpisce vari mammiferi, tra cui gli esseri umani, a metà agosto a Worcester County, una località poco distante, aveva colpito un uomo di ottant’anni, tuttora ricoverato in ospedale.
La patologia già riscontrata nell’area nel 2020 è estremamente rara ma piuttosto pericolosa, nel 30% dei casi chi la contrae muore dopo pochi giorni. Anche coloro che riescono a sopravvive a causa dei danni neurologici permanenti muoiono comunque nel giro di pochi anni.
Il Centers for Disease Control and Prevention, l’agenzia nazionale per la salute pubblica degli Stati Uniti, definisce questa infezione come sporadica, con una media di 11 casi all’anno.
Tra il 2019 e il 2020, quando in Massachusetts si scatenò un focolaio fra le 17 persone colpite 7 persero la vita.