Potrebbe avere matrice islamica l’attacco al coltello che ha ucciso tre persone e ne ha ferite altre otto, alcune in modo grave, a Solingen, città della Germania ovest. La polizia ha effettuato un arresto, dopo circa 24 ore di indagini e alcune false piste; altre due persone erano già state fermate e un centro migranti perquisito, in azioni che però pare seguissero false piste.

“Il vero sospetto è stato arrestato” ha detto il ministro dell’Interno del Land del Nord-Reno-Westfalia, Herbert Reul. Fra gli arresti seguiti a false piste, quello di un quindicenne trovato a casa dei genitori che sarebbe stato visto parlare con l’uomo ora considerato il vero sospetto.
La polizia aveva già detto che non escludeva un “movente terroristico” ma le autorità tedesche invitano a non trarre conclusioni affrettate. Intanto, l’Isis ha rivendicato l’attacco: “L’attentatore contro l’assemblea cristiana era un soldato dello Stato Islamico: è una vendetta per i musulmani in Palestina e ovunque”, è il messaggio diffuso in un comunicato su Amaq, il canale di notizie dell’organizzazione terroristica.
Secondo notizie di stampa, l’arrestato sarebbe un 26enne originario della Siria ed è stato lui stesso a consegnarsi alla polizia 24 ore dopo l’attacco.

L’assalto è avvenuto a margine di una festa di strada per celebrare il 650esimo anniversario della cittadina: a morire una donna di 56 anni e due uomini sui 60, tutti della regione. Mazzi di fiori e candele in tributo alle vittime sono stati lasciati sul luogo dai cittadini.
Il presunto attentatore ha colpito a casaccio e secondo alcuni testimoni avrebbe urlato “Allah Akbar”, Dio è grande in arabo.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz parla di un “evento terribile”. Le forze dell’ordine hanno avviato una vera caccia all’uomo.