Mentre a Chicago circolano voci di una sua apparizione alla Convention Democratica, Taylor Swift è stata colpita da Donald Trump. L’ex presidente ha pubblicato su Truth Social un carosello di immagini, alcune create probabilmente con l’Intelligenza Artificiale, dove la cantante si schiererebbe a favore del candidato repubblicano e, addirittura, inviterebbe i suoi fan a votare per lui. Adesso sono state cancellate, ma erano false perché l’“artista dell’anno” del Times Magazine non ha ancora espresso il suo sostegno a uno dei due candidati di questa corsa alle presidenziali.
Nel carosello, c’era una prima immagine dove la cantante è nei panni dello zio Sam con l’indice alzato verso l’obiettivo e la scritta a caratteri cubitali: “Taylor vuole che votiate per Donald Trump”. Poi, a seguire, un paio di scatti dei suoi fan con indosso una maglietta di “Swifties for Trump” – opposto agli “Swifties for Kamala”, che al momento conta più di 64 mila follower su X. Una redattrice del sito web Wisconsin Right Now ha notificato CNN di aver scattato due di queste fotografie a un rally di Trump organizzato a giugno a Racine, in Wisconsin. Una delle protagoniste dei due ritratti, Jenna Piwowarczyk, ha commentato a Wisconsin News Now: “Conosco tantissimi Swifties che hanno valori conservatori e molti, molti altri che mi hanno contattato per esprimere il loro sostegno e apprezzamento per il movimento Swifties for Trump. Noi siamo reali. Esistiamo”. Sulla piattaforma di Elon Musk, la pagina è seguita da oltre 12 mila account.
Altrettanti fan della cantante si sono subito schierati contro Trump, condividendo le immagini e commentando: “Stai lontano da lei”. Alcuni hanno chiesto che Swift faccia causa all’ex presidente per aver usato la sua immagine senza il suo consenso.
Swift non ha ancora rilasciato commenti sul fatto, ma non è un mistero che alle elezioni di metà mandato nel 2018 si è schierata contro Trump e la senatrice repubblicana Marsha Blackburn dello Stato da cui proviene, il Tennessee, per le posizioni e politiche MAGA sui gay, sul Violence Against Women Act, sull’aborto. Nel suo documentario Miss Americana, uscito a marzo 2020, c’è una scena in cui la cantante discute con il padre perché esprimersi a livello politico avrebbe potuto influenzare negativamente il suo pubblico. Da quando, invece, ha fatto il suo “coming out” politico è successo l’opposto, tanto che la possibile influenza che ha avuto sulle elezioni del 2020 ha scatenato una serie di teorie complottiste che la accusano di essere una spia del Pentagono. Il 7 ottobre di quell’anno, per la sera del dibattito fra i due vicepresidenti – allora, Kamala Harris si scontrava con Mike Pence – Swift aveva pubblicato un tweet a sostegno della californiana: “Vedrò e sosterrò Kamala Harris urlando tanto davanti alla televisione”.