In America le donne hanno un’aspettativa di vita inferiore rispetto alle loro coetanee che vivono in altri Paesi con redditi elevati. Ad affermarlo è lo studio di The Commonwealth Fund, un gruppo di ricerca senza scopo di lucro focalizzato sull’assistenza sanitaria, che ha rilevato che la vita delle statunitensi si interrompe a 80 anni circa, il periodo più breve fra quelle che vivono nei 14 territori ricchi presi a campione.
In media, le americane sopravvivono due anni in meno rispetto alle coetanee del Regno Unito, quattro anni in meno rispetto alle canadesi, sei anni in meno delle francesi e sette anni in meno delle giapponesi.
Per quanto, invece, riguarda le cause di morte, le malattie cardiache sono al primo posto, un tasso che rispetto ad alcuni Stati risulta raddoppiato. Inoltre emerge che le americane tendono anche ad assumere molti più farmaci: circa un quarto di loro usa regolarmente almeno quattro medicinali diversi e la percentuale sale al 40% in caso di donne nere. Anche per le morti evitabili, le statunitensi risultano in cima alla classifica con tassi tre volte superiori rispetto alle Giapponesi.
Gli Stati Uniti sono l’unico Paese della ricerca privo di un’assistenza sanitaria universale. Nel 2023, il 14% delle donne di età compresa tra i 19 e i 64 anni non era coperto dall’assicurazione. Di questa cifra oltre un quarto erano ispaniche. La metà ha anche riferito di aver saltato o ritardato le cure mediche necessarie a causa dei costi e di consultare il dottore saltuariamente.
“Il sistema sanitario sta deludendo le donne in molti modi”, ha dichiarato Munira Gunja, ricercatrice senior presso il Commonwealth Fund e una delle autrici principali dell’indagine. “Sappiamo che i sistemi sanitari di altri Paesi sono davvero in grado di proteggerle e gli Stati Uniti potrebbero fare lo stesso”.
Tuttavia lo studio conclude che, oltre a un’assistenza di qualità a contribuire a un’alta aspettativa dell’esistenza, concorrono altri aspetti, tra cui lo stile di vita sano e un’istruzione adeguata.