La polizia della California ha arrestato giovedì cinque persone che potrebbero aver avuto un ruolo nella morte dell’attore Matthew Perry, celebre volto della serie televisiva Friends.
Gli arresti sono avvenuti nel corso di un’operazione scattata di prima mattina e includono Jasveen Sangha, descritta come “la regina della ketamina”, due medici, un narcotrafficante e l’assistente personale dell’attore, Kenneth Iwamasa, che viveva con lui, secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine.
Le accuse sono state annunciate pubblicamente in una conferenza stampa alle 10 del mattino con il Procuratore degli Stati Uniti di Los Angeles e il capo della Drug Enforcement Administration. “Queste persone si sono approfittate della dipendenza di Perry per arricchirsi – ha dichiarato il capo della Drug Enforcement. – Sapevano che quello che stavano facendo era sbagliato e che avrebbero messo in pericolo la vita dell’attore, ma hanno agito comunque. Alla fine, erano più interessati ad approfittarsene che della sua salute”.
Perry era stato trovato senza vita nella vasca idromassaggio della sua abitazione a Los Angeles il 28 ottobre 2023. Il medico legale aveva identificato la causa principale della morte negli “effetti acuti della ketamina”, agevolati dalla compresenza di fattori rilevanti come annegamento, una malattia coronarica, e gli effetti della buprenorfina, un farmaco utilizzato per trattare la dipendenza da oppioidi.
L’autopsia ha mostrato che nel sangue di Perry erano presenti livelli di ketamina comparabili a quelli utilizzati per un’anestesia totale. Il rapporto medico ha specificato che tali livelli possono provocare “sovrastimolazione cardiovascolare e depressione respiratoria”, contribuendo al decesso.
In una dichiarazione del dipartimento di Giustizia si legge che Iwamasa avrebbe “ripetutamente” iniettato a Perry la ketamina, incluso nel giorno della sua morte, quando, invece, era stata diffusa la notizia che l’attore era sobrio da 19 mesi.