Non era mai accaduto prima. La League of United Latin American Citizens (LULAC), la più grande e antica organizzazione per i diritti civili dei latinoamericani negli Stati Uniti, si è schierata nell’attuale campagna elettorale e ha scelto di appoggiare Kamala Harris.
L’apparato politico del gruppo fondato nel 1929, il LULAC Adelante PAC, ha annunciato nei giorni scorsi attraverso un comunicato stampa il sostegno alla vicepresidente democratica.
“Siamo orgogliosi di sostenere Kamala Harris e Tim Walz, attuale governatore del Minnesota – ha dichiarato Domingo Garcia, presidente del PAC LULAC Adelante. – Riteniamo di poterci fidare delle loro scelte sia per la nostra comunità che per il Paese. Nel corso della sua carriera, Harris ha dimostrato il suo impegno per la giustizia, l’uguaglianza e l’inclusività, valori che ci risuonano profondamente e faranno avanzare la nostra Nazione nella giusta direzione”.
Secondo un sondaggio del New York Times/Siena College, la vicepresidente è riuscita a riequilibrare la corsa contro l’ex presidente Donald Trump ottenendo un vantaggio di un punto percentuale a livello nazionale e distanziandolo di quattro in tre Stati chiave – Wisconsin, Pennsylvania e Michigan – con il 50% di sostegno tra i probabili elettori contro il 46% del tycoon.
La campagna Harris-Walz cerca adesso di capitalizzare lo slancio e l’entusiasmo creatosi attorno alle nuove nomine in voti corteggiando gli elettori latini.
Kevin Munoz, portavoce dei due candidati ha sottolineato: “Come figlia di una madre immigrata, Harris conosce il potere della determinazione, proprio come la nostra comunità. È per questo che nel corso della sua vita ha affrontato criminali violenti, grandi banche e società avide sconfiggendole”.
Una ricerca di Pew Research, un centro studi statunitense con sede a Washington che fornisce informazioni su problemi sociali, ha rilevato che, prima che Biden ritirasse la propria candidatura, fra gli elettori latini aveva la stessa percentuale di gradimento di Trump, circa il 36%. Nel 2020, era stata del 61%.
Saranno oltre 36,2 milioni i latinos che avranno diritto a votare per le elezioni presidenziali 2024, il più alto numero mai registrato fino a ora. Oltre a Wisconsin, Pennsylvania e Michigan, fra gli Stati che giocheranno un ruolo fondamentale verso la corsa alla Casa Bianca vi sono l’Arizona, dove quasi un elettore su quattro è di origine sudamericana e, nel 2020, Biden vinse per meno di 10.000 voti, e il Nevada, dove i latinos rappresentano quasi il 22% dell’elettorato e, alle scorse elezioni, i democratici si aggiudicarono la vittoria con uno scarto di soli 34.000 voti.
Da una recente indagine di CBS News, in Arizona, Harris e Trump sarebbero alla pari con il 49%, mentre in Nevada, la vicepresidente avrebbe preferenze al 50% rispetto al candidato del GOP fermo al 48%.
Seppure gli elettori latini abbiano favorito i candidati democratici alle elezioni presidenziali per molti decenni, il margine di sostegno negli anni è variato assottigliandosi e lo scopo di LULAC Adelante Pac è ora quello di incentivare il recupero.