Una sorpresa dopo l’altra: Elon Musk intervista in diretta in prima serata sulla propria piattaforma X l’ex presidente Donald Trump. Ma il colloquio, secondo il New York Times, è a pagamento. L’hashtag #TrumpOnX è finito in cima alla sezione Trending della piattaforma, con un avviso che indica che è stato promosso dal candidato del GOP e che contrassegna le campagne pubblicitarie a pagamento sul sito del social media.
Una intervista voluta dall’ex presidente per cercare di recuperare il terreno perduto dopo che il passaggio di testimone da Joe Biden alla vicepresidente Kamala Harris ha provocato un rigenerato entusiasmo, a pochi giorni dalla Convention nazionale del suo partito, che si aprirà lunedì prossimo a Chicago.
Con i sondaggi che lo vedono in fase calante e con i media che puntano i riflettori a una corsa elettorale che fino a poche settimane fa sembrava dovesse dominare, l’ex presidente cerca in tutti i modi di risvegliare l’attenzione mediatica su di sé. Ci prova sia con questa “intervista” con Musk sia citando in giudizio il Dipartimento di Giustizia per la perquisizione di Mar-a-Lago. Nella causa, chiede un risarcimento di 100 milioni di dollari per la “persecuzione politica” che lo ha coinvolto, a distanza di due anni dopo il blitz dell’FBI, quando vennero sequestrati centinaia di documenti top secret che aveva portato via dalla Casa Bianca e nascosto nel resort. Secondo gli avvocati di Trump, il governo avrebbe dovuto negoziare la restituzione invece di autorizzare il raid dei federali, che viene definito “immotivato”. Clamore, fumo, accuse di persecuzione politica, per cercare di risollevare quelle masse che 8 anni fa lo portarono a capo dello Studio Ovale.
Are you better off now than you were when I was president?
Our economy is shattered. Our border has been erased. We’re a nation in decline.
Make the American Dream AFFORDABLE again. Make America SAFE again. Make America GREAT Again!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 12, 2024
Il colloquio con Musk, noto per le sue iniziative imprenditoriali, per le sue auto, ma finora mai visto come intervistatore, lascia perplessi. Per celebrare la “riapertura” ad X, che lo aveva bannato, Trump è tornato a postare sulla piattaforma proprio poco prima dell’intervista mettendo un video in cui afferma “Vogliono zittirmi perché io non permetterò mai che vi tolgano la parola”. Un post che sicuramente è una grande vittoria per il proprietario, che per mesi ha sollecitato l’ex presidente a utilizzare nuovamente il sito. Musk ha dovuto affrontare una concorrenza sempre maggiore da parte di una serie di nuovi social media, tra cui anche proprio Truth Social del tycoon.
Trump era stato bandito da X, allora noto come Twitter, nel 2021 dopo che i suoi sostenitori hanno preso d’assalto il Campidoglio nel tentativo di fermare la certificazione della vittoria elettorale di Biden. La piattaforma allora stabilì che i post dell’ex presidente ai suoi 88 milioni di follower avevano fomentato la violenza e per questo il suo account venne chiuso.
Nel frattempo Trump ha fondato Truth Social, dove ha più di 7 milioni di follower. È contrattualmente obbligato a condividere i post sui social media lì prima di rivolgersi ad altre piattaforme, a eccezione di quelle sulla sua campagna e sulla politica.
Negli ultimi mesi Musk e Trump hanno stretto un’amicizia e parlano molto spesso. Il fondatore di SpaceX ha formalmente appoggiato la rielezione dell’ex presidente mezz’ora dopo che c’era stato l’attentato al tycoon a Butler, in Pennsylvania.
Se Trump dovesse tornare sul sito che ha contribuito ad alimentare la sua ascesa politica, potrebbe attrarre nuovo interesse da parte degli inserzionisti politici. Quando era alla Casa Bianca, ha utilizzato Twitter come megafono per emanare le sue direttive e colpire i suoi rivali.
I fully endorse President Trump and hope for his rapid recovery pic.twitter.com/ZdxkF63EqF
— Elon Musk (@elonmusk) July 13, 2024
L’improvviso cambiamento della corsa che da leader lo vede ora inseguitore lo tormenta e in tutti i modi cerca di recuperare il terreno perso. I sondaggi lo mortificano. In media, Harris è leggermente in vantaggio nei sondaggi nazionali, anche se la gara rimane serrata e ci sono state notevoli variazioni e aggiornamenti. Nei sette Stati chiave (Arizona, Georgia, Michigan, North Carolina, Nevada, Pennsylvania e Wisconsin), i sondaggi sono più volatili e gli elettori non sembrano aver ancora preso una decisione. In questi territori, quando Biden era il candidato democratico, Trump aveva circa 6 punti di vantaggio. Indagini demoscopiche evidenziano come la fascia dell’elettorato più giovane si sia improvvisamente interessata alla candidata democratica che tra loro ha quasi 10 punti di vantaggio sull’ex presidente.
The reintroduction of Kamala Harris https://t.co/noW5TOgawP pic.twitter.com/iLmQIhxOeF
— TIME (@TIME) August 12, 2024
La copertina di oggi su Time della candidata democratica è stato l’ultimo colpo alla sua alterigia. “Her moment”, “Il suo momento”, titola il settimanale, affermando che l’ingresso in campo della vicepresidente ha rigenerato l’entusiasmo degli elettori. Giovedì Kamala Harris si incontrerà in Maryland con Joe Biden. Il presidente ha detto nei giorni scorsi che farà campagna elettorale per il team Harris-Walz in Pennsylvania. Per ora le date non sono state specificate.
Ma non sono solo i sondaggi diretti, quelli tra Harris e Trump, che mettono in crisi il partito repubblicano: in una indagine del Financial Times e della University of Michigan Ross School of Business, pubblicata lunedì, gli elettori hanno dichiarato di fidarsi di più della vicepresidente che dell’ex presidente nella gestione dell’economia.
Un brutto segnale per i repubblicani che alle elezioni di novembre, oltre alla Casa Bianca, puntano a mantenere la maggioranza alla Camera e a prendere quella del Senato.