Secondo l’ultimo sondaggio targato NPR/PBS News/Marist, la vicepresidente Kamala Harris ha ribaltato la corsa presidenziale e ha ora un vantaggio di 51%-48% su Donald Trump, candidato repubblicano. Questo risultato mostra un miglioramento di 4 punti rispetto a quello ottenuto due settimane fa, quando l’attuale numero 2 del governo statunitense è entrata in gara, dopo il ritiro di Joe Biden.
Secondo il sondaggio, il vantaggio di Harris è arrivato grazie soprattutto al coinvolgimento degli elettori neri, delle donne bianche laureate e di quelle che generalmente si identificano come indipendenti. Con loro sta ottenendo 20-30 punti in più rispetto a quando si è candidata, con un conseguente miglioramento nei sobborghi e tra gli elettori bianchi in generale.

Per quanto riguarda le varie tematiche amministrative, Trump continua a restare in avanti nelle preferenze quando si parla di economia, a di soli 3 punti (51-48), sei in meno rispetto al vantaggio accumulato precedentemente su Biden. Harris sta recuperando campo anche per ciò che riguarda la gestione dell’immigrazione, anche se in tale settore il leader MAGA resta in vantaggio 52%-46%.
Il recente sondaggio è stato condotto da giovedì a domenica, prima che la Harris scegliesse il governatore del Minnesota Tim Walz come suo compagno di corsa. Marist ha intervistato 1.613 adulti tramite cellulare, telefono fisso e panel di ricerca online in inglese e in spagnolo.
Secondo l’indagine in questione, la spinta maggiore per la vicepresidente arriva dall’elettorato nero. Tra le persone di colore, infatti, Harris ha accumulato un vantaggio su Trump di ben 54 punti. La 59enne è in oltre in testa tra le donne, 55%-42%, mentre Trump resta in avanti tra gli uomini, a quota 54%-45%. Dal canto suo, l’attuale vicepresidente sta iniziando ad accaparrarsi anche i favori degli indipendenti, grazie ai quali ha accumulato uno scarto di 9 punti su The Donald.
La 59enne ha visto crescere le sue preferenze anche tra gli elettori bianchi, soprattutto grazie alle donne laureate, passando dal 40 al 46%. Anche i latini si sono spostati a favore di Harris. Il 58% dichiara che ora voterebbe per lei. Tra i due rivali politici, invece, regna la parità tra gli elettori al di sotto dei 45 anni.

L’entrata in scena di Harris, inoltre, ha avvicinato alle vicende della campagna elettorale un numero sicuramente maggiore di elettori neri (81%), latini (84%) ed i giovani della Gen Z (80%). Al contempo, da quando la vice di Joe Biden è entrata in gara, sembra che i cittadini si stiano allontanando da terzi partiti.
In parte lo dimostra il fatto che il candidato indipendente Robert F. Kennedy Jr. ha visto crollare le sue preferenze, che ora si aggirano intorno al 5%.