Cinque segretari di Stato americani hanno scritto ad Elon Musk, per chiedere al miliardario proprietario di X di apportare modifiche a Grok, il chatbot AI della piattaforma di social media, dopo che quest’ultimo ha fornito agli utenti informazioni errate sulla presenza di Kamala Harris nelle schede elettorali per la Casa Bianca del 2024.
Secondo la lettera, i segretari di Stato di Minnesota, Pennsylvania, Washington, Michigan e New Mexico hanno comunicato al patron dell’ex Twitter che Grok aveva prodotto e diffuso “informazioni false sulle scadenze elettorali”, in particolar modo poco dopo il ritiro del presidente Joe Biden.
Il sistema, nello specifico, ha erroneamente spiegato agli iscritti del social che la vicepresidente Harris non aveva rispettato tali scadenze in nove Stati, Alabama, Michigan, Minnesota, Indiana, New Mexico, Ohio, Texas, Pennsylvania e Washington, e che dunque non era idonea a comparire nelle schede in queste aree del Paese.
“Tutto ciò è falso”, hanno dichiarato i cinque segretari, che hanno quindi esortato Elon a implementare immediatamente le modifiche a Grok, “per garantire che gli elettori abbiano informazioni accurate in questo anno così critico”. Il segretario di Stato del Minnesota, Steve Simon, ha sottolineato che la disinformazione ha raggiunto milioni di utenti su X, aggiungendo: “La portata di questo fenomeno è considerevole. Viene ripetuta e condivisa più e più volte. Cos’altro vedremo su Grok? Cos’altro vedremo su X che perpetua la cattiva informazione?”.
Tutti i segretari di Stato che hanno accettato di firmare la lettera sono democratici, ad eccezione di Al Schmidt della Pennsylvania, un repubblicano. Grok è stato presentato lo scorso novembre, come funzione per gli abbonati a X Premium e Premium Plus, i cui piani costano 3 e 16 dollari al mese. Musk ha descritto il sistema come un chatbot AI alternativo e “ribelle” che risponderà a “domande piccanti che vengono rifiutate dalla maggior parte degli altri sistemi AI”.
“Questo è un caso in cui il proprietario della piazza pubblica, la stessa società di social media, è colui che ha introdotto e diffuso le informazioni sbagliate” ha inoltre affermato il segretario Simon, “e poi ha ritardato la correzione del proprio errore, dopo aver saputo che le informazioni erano false”.
Sebbene Grok sia disponibile solo per gli abbonati alle versioni premium di X, le fake news sono state condivise su diverse piattaforme di social media e hanno raggiunto milioni di persone. Il sistema ha continuato a generare queste informazioni fasulle per almeno 10 giorni.
Al momento, né Musk né altri vertici di X hanno risposto alle accuse mosse dai cinque funzionari americani.