Intelligenza artificiale, il trending topic del momento: uscita dalle stanze della sperimentazione e diventata di dominio pubblico, ora è oggetto di estremo interesse per le sue multiformi applicazioni. Parallelamente, si è sviluppato anche il pensiero critico, andando a soppesarne l’impatto sulle attività prima sotto esclusivo controllo umano; se ne può certamente discutere, tuttavia non occorre scomodare un dibattito etico: in fondo, è uno strumento ideato dall’uomo per l’uomo, non lo dominerà se utilizzata con i soliti buon senso e misura e non lo sostituirà mai con totale efficacia, proprio perché non è creatrice, ma creatura.
Eugenio Azzinnari e Marian Adel sono gli ideatori di Maestra Genia e Zia Sofia: due esempi di declinazione delle potenzialità IA.

Partiamo a monte e scopriamo le basi di studio e di interessi, su cui avete costruito questi progetti:
“L’interesse sull’intelligenza artificiale è nato alla fine del 2022, quando iniziavano ad affacciarsi sul mercato strumenti che tutti conosciamo, quali ad esempio Chat GPT. Abbiamo convenuto sin da subito che le potenzialità dell’intelligenza artificiale fossero infinite. Questi strumenti sono facilmente accessibili, unici, sono entrati prepotentemente nella vita di tutti noi. L’AI generativa è una di quelle “innovazioni di rottura” che, al pari dell’avvento dei social, rivoluzionerà anche il modo di comunicare. Per queste ragioni, abbiamo deciso di fondare una startup nel 2023, specializzandoci in progetti basati sull’intelligenza artificiale generativa; entrambi, anche se in ambiti diversi, veniamo da esperienze imprenditoriali diverse, ma sempre legate al mondo del digitale. La forte convinzione di credere in questa nuova tecnologia ci ha unito nel fondare la startup CogitAI”.
Prima di Zia Sofia è nata Maestra Genia: un suo breve ritratto?
“Si, oltre a Zia Sofia, abbiamo lanciato un prodotto basato sull’intelligenza artificiale che si chiama Maestra Genia, per il momento disponibile solo in lingua italiana. Questo prodotto si presenta con una suite di molteplici strumenti, accessibili online previa registrazione, che supportano studenti e docenti nello studio. Ma c’è di più: abbiamo voluto dare una caratterizzazione al personaggio virtuale, creando un avatar simpatico e che potesse avere un approccio più confidenziale tra studenti, docenti e intelligenza artificiale. Oltre alla piattaforma e agli strumenti pratici, Maestra Genia propone un nuovo modo di comunicare sui social, con quiz, prove di logica e podcast interamente gestiti dall’IA. Ad esempio, il Geniapodcast, disponibile su Youtube, sfrutta le potenzialità dell’intelligenza artificiale per creare video in cui vengono riprodotti i protagonisti della storia del passato, come Leonardo da Vinci o Dante Alighieri, che raccontano la loro storia. Riteniamo che sia un modo alternativo e più coinvolgente per avvicinare i ragazzi ai contenuti culturali attraverso il racconto degli stessi protagonisti”.
E arriviamo al piatto forte, letteralmente; Zia Sofia, infatti, è la prima chef e food influencer virtuale creata dall’intelligenza artificiale a livello mondiale. Il progetto al momento è unico nel suo genere, perché unisce la capacità di comunicare sui social e l’interazione via app attraverso l’AI.
“La narrativa comunicativa è incentrata sul racconto del territorio dapprima quello italiano, poi proseguirà anche all’estero. Lo scopo è inoltre quello di rivisitare con l’AI i piatti della tradizione. Con tre modelli di intelligenza artificiale addestrati, Zia Sofia può consigliare e interagire con gli utenti con tre modalità diverse: ricette nutrizionali/healthy, facili/quick e ricercate/gourmet e prossimamente comunicherà in tempo reale in video”.

La app (it/en) al momento è free: italiana di origine e di cuore, ha debuttato solo pochi mesi fa in patria ed ora punta a conquistare i palati di tutto il mondo, accompagnandoli in un viaggio regione per regione, per poi estendersi all’estero, iniziativa che può essere seguita su Instagram tramite #ziasofiaintour. Zia Sofia è una app gratuita: scelta temporanea? Quali prevedete possano essere i risvolti per farne anche business?
“Sì, al momento è un progetto completamente gratuito. Nel futuro, grazie alle evoluzioni dell’intelligenza artificiale generativa e allo sviluppo della chef virtuale, ma soprattutto grazie ad una maggiore consapevolezza e accettazione di tali progetti da parte del grande pubblico, la chef potrebbe diventare una ambasciatrice della cucina italiana in tutto il mondo e supportare brand italiani e non. Il carattere internazionale di Zia Sofia, la sua interattività e la sua riconoscibilità, a breve, potranno diventare delle leve importanti per le aziende in ambito food per promuoversi in modo originale e innovativo. Del resto, negli Stati Uniti, ci sono già esempi emblematici: Lil Miquela, per esempio, è una influencer virtuale che rappresenta un caso di successo pioneristico”.
La tradizione gastronomica italiana viene dunque rivisitata dalla AI: quali sono le modalità tecniche e da dove arrivano i contenuti?
“Zia Sofia è supportata da modelli di intelligenza artificiale addestrati su basi tecniche e informazioni pubbliche relative alla cucina italiana. Ogni piatto realizzato, ogni ricetta rivisitata e ogni contenuto prodotto, nonché ogni risposta della chef via app, viene prodotta sulla base dei dati su cui i modelli sono stati creati. Abbiamo fortemente voluto mettere in luce il territorio: Zia Sofia è partita dalla Sicilia e ha seguito un percorso da sud verso nord, rivisitando le ricette della tradizione e, allo stesso tempo, raccontando le tipicità. Riteniamo sia un plus poter sfruttare l’innovazione dell’intelligenza artificiale per valorizzare tradizioni e storia dei luoghi”.
Cucina italiana… e poi?
“L’italianità di Zia Sofia sarà sempre un carattere distintivo del progetto anche in futuro, considerando che gli sviluppi su cui stiamo lavorando la orienteranno sempre più verso l’estero esportando la nostra cucina in ogni angolo del pianeta. Stiamo lavorando a modelli di intelligenza artificiale che possano ancor più e ancor meglio creare delle fusioni tra la cucina italiana e le varie cucine del mondo. Riteniamo che questo mix di culture gastronomiche del mondo possa essere ben espresso da Zia Sofia e possa offrire un valore aggiunto in termini creativi sia agli chef professionisti che agli appassionati”.
Come si collega Zia Sofia con gli USA?
“Stati Uniti e Italia sono strettamente legati da rapporti storici, la comunità Italiana è forte e radicata e, in generale, l’Italia, le sue tradizioni, la sua cucina sono temi molto amati. Gli americani impazziranno per Zia Sofia! Potranno interagire con una chef italiana per sperimentare in cucina. E Zia Sofia sarà spesso negli Stati Uniti, in visita virtuale (e non) a proporre con il suo inconfondibile stile un tocco di italianità. Proprio in questi giorni, infatti, la chef è arrivata per la prima volta negli USA, a New York. Abbiamo già visto quali sono i vini italiani più amati dagli americani e presto porteremo consigli, ricette, piatti e idee per fare in modo che l’esperienza AI diventi sempre più coinvolgente”.
Enjoy your meal!