Non è ancora finito il lavoro per la diplomazia USA dopo il maxi-scambio di prigionieri con Mosca che alle prime luci dell’alba di venerdì ha riportato negli Stati Uniti il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, l’ex sergente dei Marine Paul Whelan e la reporter di Radio Free Europe Alsu Kurmasheva.
Rimangono ancora poco meno di una ventina i cittadini americani detenuti in giro per il mondo. Una stima approssimativa che non tiene conto dei casi meno eccellenti (e quindi difficilmente noti) o non apparentemente motivati da ragioni politiche.
A partire dalla stessa Russia, che continua ad ospitare nelle sue carceri ben nove connazionali del presidente Biden. In ordine di permanenza:
- James Vincent Wilgus – un musicista residente in Russia che il 7 novembre 2016 è stato arrestato e accusato di aver compiuto atti osceni in una zona nella quale sarebbe stato condotto con la forza. Attualmente sta scontando la sua condanna a 12 anni e mezzo di reclusione nella colonia penale IK-17 in Mordovia (la stessa di Paul Whelan).
- Thomas Stwalley – arrestato nel luglio 2018 con l’accusa di aver spacciato marijuana. Anche lui si trova in Mordovia dopo una condanna a 11 anni.
- Eugene Spector – uomo d’affari nato e cresciuto in Russia prima di trasferirsi negli Stati Uniti e prendere la cittadinanza USA. Arrestato nel 2021, è stato condannato per corruzione (3 anni e mezzo) e poi accusato di spionaggio (le pene vanno dai 10 ai 20 anni).
- Marc Fogel – insegnante in una scuola internazionale di Mosca, è stato arrestato nell’agosto 2021 per possesso di marijuana. Attualmente sconta una condanna a 14 anni nella colonia penale IK-12. La sua famiglia ha espresso delusione per il fatto che non sia stato incluso nello scambio di inizio agosto.
- David Barnes – arrestato nell’agosto 2022, è stato accusato di aver abusato dei suoi due figli tra il 2014 e il 2018 negli Stati Uniti, anche se indagini precedenti della polizia di Houston non hanno mai trovato prove. Si trovava in Russia per visitare proprio i suoi due figli, trasferiti illegalmente in Russia nel 2019 dalla sua ex moglie, la russa Svetlana Koptyaeva, durante una disputa per la custodia. Sta scontando 6 anni.
- Michael Travis Leake – musicista e produttore, è stato arrestato a Mosca nel giugno 2023 per presunto spaccio di droga. Rischia una condanna a 20 anni di carcere.
- Robert Romanov Woodland – nato in Russia ma adottato in tenera età da una famiglia statunitense, è stato arrestato a gennaio con un’accusa di possesso di droga che può costargli fino a 20 anni di carcere.
- Ksenia Karelina – di doppia nazionalità statunitense e russa, è stata arrestata a febbraio per tradimento mentre faceva visita alla famiglia a Ekaterinburg. L’accusa è di aver donato 50 dollari a un’ONG ucraina. Rischia anche lei fino a 20 anni di carcere.
- Gordon Black – sergente dell’esercito arrestato a maggio a Vladivostok per furto e minaccia di omicidio. Di stanza in Corea del Sud, si era recato in Russia senza l’autorizzazione dei superiori per raggiungere l’amante russa. Un tribunale lo ha condannato per aver sottratto 10.000 rubli (circa 116 dollari) dalla borsa della donna e di averla minacciata di morte. Il suo caso non è considerato di matrice politica.
Segue l’altro grande rivale geopolitico di Washington, ossia la Cina, dove sono almeno quattro gli statunitensi detenuti:
- Il missionario protestante David Lin è stato arrestato in Cina nel 2006 con l’accusa di frode fiscale. L’americano è stato vittima di un lungo processo giudiziario che la diplomazia USA ritiene sia stato influenzato da motivazioni politiche. La sua condanna, inizialmente all’ergastolo, è stata recentemente abbreviata a 19 anni e sei mesi – che ne dovrebbero fare di nuovo un uomo libero nel 2029.
- Il fotografo Mark Swidan è stato arrestato nel 2012 a Jiangmen, nella provincia meridionale di Guangdong, con l’accusa di traffico di droga. Nonostante si sia più volte professato innocente, Swidan è stato condannato alla pena di morte (che potrebbe essere eseguita a partire dal 2025), suscitando enormi proteste da parte di organizzazioni per i diritti umani e del Governo USA.
- Kai Li, un uomo d’affari sino-americano, è stato arrestato nel settembre 2016 con l’accusa di spionaggio. La sua famiglia e il Governo di Washington sostengono che le accuse siano infondate e politicamente motivate. Attualmente sta scontando la sua condanna a 10 anni nel penitenziario Qingpu di Shanghai.
- Il 78enne Liang Chengyun è stato condannato all’ergastolo nell’aprile 2021 con l’accusa di spionaggio.
Rimangono infine dietro le sbarre anche:
- Shahab Dalili, imprigionato in Iran nel 2016 per “favoreggiamento” nei confronti degli Stati Uniti. Al momento dell’arresto era in visita a Teheran per il funerale del padre. La sua famiglia era da poco immigrata negli Stati Uniti e si era stabilita a Gainesville, in Virginia con un permesso di soggiorno (non essendo perciò un cittadino USA a tutti gli effetti).
- Ahmed Maher, un attivista politico e uno dei fondatori del Movimento 6 aprile anti-Mubarak, è stato arrestato in Egitto nel 2013 per il suo ruolo nelle proteste contro la giunta del presidente-golpista al-Sisi.
- Paul Overby, giornalista e autore rapito dai talebani nel 2014 mentre lavorava a un libro sulla guerra in Afghanistan. Sono pochissime le informazioni sulla sua situazione attuale.
- Marcel Malanga, Tyler Thompson, e Benjamin Reuben Zalman-Polun sono detenuti da maggio 2024 nella Repubblica Democratica del Congo con l’accusa di aver partecipato al tentativo di colpo di Stato guidato dall’oppositore Christian Malanga contro il presidente Felix Tshisekedi.