La scorsa settimana nel mondo e in tutti gli Stati Uniti si è verificata una tempesta solare che ha mandato in tilt vari sistemi tecnologici creando disagi di grande impatto tra cui voli cancellati, interventi chirurgici che sono stati rinviati e interruzione dei servizi bancari e delle chiamate di emergenza. Secondo gli esperti, l’episodio potrebbe essere il primo di una lunga seria ancora più pericolosa.
Come spiega Douglas Leonard, professore di astronomia alla San Diego State University: “L’attività solare è aumentata di recente dopo un lungo periodo al minimo. Abbiamo visto gli effetti negli ultimi mesi, ovvero le espulsioni di massa coronale, o CME, che hanno causato una straordinaria esibizione di aurore boreali in diverse zone degli Stati Uniti, molto più a Sud di quanto siano solitamente visibili”.
Ma gli esperti affermano che il caos generato dalle ultime tempeste geomagnetiche del Sole è solo una piccola dimostrazione di ciò che potrebbe accadere in futuro a causa di eventuali e sempre più probabili calamità naturali o attacchi informatici. In uno scenario che si potrebbe definire “apocalittico”, come quello appena successo, una tempesta solare potente potrebbe causare l’interruzione di Internet anche per intere settimane.
Si tratta di una possibilità allarmante che molti scienziati, come Leonard, considerano un pericolo imminente e sempre in agguato che non bisogna sottovalutare. Le interruzioni, infatti, potrebbero verificarsi in qualsiasi momento e non sono prevedibili.
Secondo il rapporto sul controllo qualità dell’azienda statunitense di sicurezza informatica CrowdStrike, gli impatti dell’interruzione avvenuti la scorsa settimana sono stati di vasta portata poiché hanno colpito circa 8,5 milioni di dispositivi Windows e interrotto servizi bancari, centri di chiamata di emergenza e compagnie aeree. L’assicuratore Parametrix riporta che le aziende Fortune 500, esclusa Microsoft, hanno perso 4,5 milioni di dollari. Come se non bastasse, nel frattempo, alcuni hacker hanno sfruttato questo momento di difficoltà come un’opportunità per prendere di mira i sistemi informatici.
Secondo gli scienziati, ciò accade più nel dettaglio quando il campo magnetico del sole esplode, vengono rilasciate nubi di particelle altamente cariche che possono andare in qualsiasi direzione, note come CME. “Abbiamo un problema quando le particelle sono dirette verso la Terra”, ha detto Leonard. A causa del modo in cui i campi magnetici influenzano i campi elettrici, il campo magnetico mutevole può indurre una corrente nel nostro sistema elettrico così grande da friggere i trasformatori, causare un blackout e interrompere le nostre comunicazioni e i sistemi GPS, ha spiegato il professore della San Diego State University.
Peter Becker, professore di astronomia alla George Mason University, in Virginia, sottolinea che: “Internet non è stato progettato per gestire questo livello di interferenza nelle comunicazioni e, di conseguenza, è considerato un tipo di infrastruttura molto soft. Quindi, dal 2024 al 2028 l’intera rete potrebbe teoricamente essere messa fuori uso per settimane o mesi in caso di un’eruzione solare davvero estrema”.
Come afferma Leonard, inoltre, una tempesta geomagnetica “potrebbe accadere domani o potrebbero volerci altri 200 anni”, aggiungendo anche che “è quasi impossibile prevederlo con certezza. Alla fine, spetta al Sole decidere”.