Barack Obama ha dichiarato pubblicamente il suo sostegno alla candidatura di Kamala Harris alle presidenziali di novembre. L’annuncio è arrivato venerdì mattina con un video pubblicato sui profili X della vicepresidente di Biden e dell’ex presidente, il quale da giorni sarebbe in stretto contatto con la candidata dem.
Una clip di 55 secondi condivisa venerdì dallo staff di Harris mostra la vicepresidente che cammina nel backstage di un evento, si dirige verso il suo corteo e risponde alla telefonata in vivavoce.
“Oh, ciao, siete entrambi insieme! Oh, è bello sentirvi entrambi”, dice Harris riferendosi a Barack e alla moglie Michelle.
“Non posso fare questa telefonata senza dire alla mia ragazza Kamala: sono orgogliosa di te”, risponde Michelle. “Questo sarà un evento storico”.
L’ex presidente interviene subito dopo: “Abbiamo chiamato per dirti che Michelle e io non potremmo essere più orgogliosi di appoggiarti e di fare tutto il possibile per farti superare queste elezioni e arrivare allo Studio Ovale”. Harris li ringrazia per la loro amicizia e aggiunge: “Ci divertiremo un po’”.
Earlier this week, Michelle and I called our friend @KamalaHarris. We told her we think she’ll make a fantastic President of the United States, and that she has our full support. At this critical moment for our country, we’re going to do everything we can to make sure she wins in… pic.twitter.com/0UIS0doIbA
— Barack Obama (@BarackObama) July 26, 2024
Nonostante la sua assenza tra i big democratici che sin da subito hanno sostenuto Harris dopo il ritiro di Biden, a detta degli insider Obama avrebbe svolto un ruolo significativo dietro le quinte. La decisione del 62enne dem di rimanere inizialmente defilato potrebbe essere motivata dal desiderio di evitare la percezione che stesse orchestrando una sorta di “incoronazione”, e per dare tempo a Biden di metabolizzare una decisione evidentemente sofferta. Nel frattempo Obama avrebbe però offerto a Harris il suo supporto come consulente e coinvolto ex collaboratori che ritiene possano essere di aiuto alla campagna di Harris.
Un approccio simile a quello che Obama ebbe nel 2020, quando i collaboratori di Biden gli chiesero di esprimere un endorsement precoce alle primarie democratiche, mentre Bernie Sanders era ancora in gara. In quell’occasione, Obama disse però di voler aspettare la fine delle primarie. “Non voglio influenzare gli equilibri.”
Le comunicazioni tra Obama e Biden sono state frequenti nelle settimane precedenti il ritiro. La decisione di Biden è arrivata dopo pressioni da parte di veterani del Partito Democratico, come l’ex presidente della Camera Nancy Pelosi, a seguito della deludente performance al primo dibattito di fine giugno contro Donald Trump.
L’ex presidente non si è mai pubblicamente esposto sulla capacità di Biden di candidarsi per un secondo mandato all’età di 81anni. Obama avrebbe inoltre negato le speculazioni del New York Post, secondo cui il ritardo nell’endorsement a Kamala sarebbe dovuto a dubbi sulle possibilità di vittoria della vicepresidente.
Negli scorsi giorni Obama ha pubblicato su Medium un tributo formale e affettuoso al suo ex vicepresidente, definendolo “uno dei presidenti più coerenti della storia d’America, oltre che un caro amico e partner per me.” Obama ha ricordato di aver scelto Biden come vice nel 2008 perché desiderava un compagno di corsa esperto e senza ambizioni presidenziali future.
“Navigheremo in acque inesplorate nei giorni a venire, ma ho una straordinaria fiducia che i leader del nostro partito saranno in grado di creare un processo dal quale emergerà un candidato eccezionale,” prosegue il post.