I leader del famigerato cartello di Sinaloa, Ismael “El Mayo” Zambada Garcia (76 anni, ricercato da decenni e mai finito in carcere) e Joaquin Guzman Lopez (38 anni e figlio del “Chapo”), sono stati arrestati in un piccolo aeroporto locale di El Paso, in Texas. Sarebbe stato il secondo a tradire il primo, facendolo imbarcare con l’inganno su un aereo diretto alle autorità USA. Lo ha confermato il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Durante le operazioni, non ci sono stati incidenti né feriti. Zambada Garcia è detenuto senza cauzione e ha una prima udienza fissata per il 31 luglio. Mentre Guzman Lopez è stato trasferito a Chicago.
“Il Dipartimento di Giustizia ha preso in custodia altri due presunti leader del Cartello di Sinaloa, una delle organizzazioni più violente e potenti del mondo”, ha dichiarato il Procuratore Generale Merrick Garland in un comunicato.
Negli anni ’80, “El Mayo” è stato uno dei co-fondatori del potentissimo cartello messicano, padrone del narcotraffico su scala internazionale, insieme al famigerato Chapo Guzman. Quest’ultimo è stato estradato negli Stati Uniti solo qualche mese fa e sta attualmente scontando l’ergastolo in un carcere di massima sicurezza, condannato per accuse che includono traffico di droga e riciclaggio di denaro. A capo del cartello c’erano, quindi, i figli Guzman Lopez, conosciuti anche come “los Chapitos”, e Zambada Garcia.
Secondo quanto riportato dal New York Times, le autorità americane stavano cercando da mesi di convincere Guzman Lopez di costituirsi. Ma non è ancora chiaro il motivo per cui abbia deciso di farlo adesso.
Tra le varie accuse a cui dovranno rispondere, “Garcia e Guzman hanno presumibilmente supervisionato il traffico di decine di migliaia di chili di droga e fentanyl negli Stati Uniti e sono stati responsabili delle varie violenze – e morti – correlate”, ha affermato il direttore dell’FBI Christopher Wray.
L’amministratrice dell’agenzia federale Drug Enforcement Administration, Anne Milgram, ha dichiarato che l’arresto di El Mayo “colpisce il cuore del cartello che è responsabile della maggior parte delle droghe, tra cui il fentanyl e la metanfetamina, che uccidono gli americani da una costa all’altra”.