Una pattuglia di bombardieri russi e cinesi ha volato per la prima volta insieme nello spazio aereo internazionale al largo delle coste dell’Alaska, segnando una nuova fase di cooperazione militare tra i due Paesi alleati. I caccia sono stati intercettati dai jet statunitensi e canadesi, che li hanno monitorati a debita distanza, come dichiarato giovedì dal segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin.
Il Comando di Difesa Aerospaziale del Nord America (NORAD) ha rilevato, tracciato e intercettato due bombardieri russi Tupolev Tu-95 a lungo raggio e due bombardieri cinesi H-6. I velivoli non sono entrati nello spazio aereo statunitense, avvicinandosi solo fino a circa 200 miglia (320 chilometri) dalla costa, ma erano comunque all’interno della Zona di Identificazione della Difesa Aerea dell’Alaska (ADIZ), dove gli aerei devono essere facilmente identificabili e presentare piani di volo per l’autorizzazione al fine di soddisfare i requisiti di sicurezza nazionale.
Nonostante le esercitazioni di mercoledì non siano considerate una minaccia diretta alla sicurezza nazionale USA, si tratta della prima volta che bombardieri cinesi volano all’interno dell’ADIZ, nonché la prima volta che aerei cinesi e russi decollano dalla stessa base nel nord-est della Russia. Austin ha spiegato ai giornalisti che la cooperazione tra Mosca e Pechino è attualmente motivo di preoccupazione principalmente per il supporto che la Cina potrebbe fornire all’aggressione russa dell’Ucraina.
Circa un mese fa i Paesi della NATO hanno definito la Cina un “facilitatore decisivo” della guerra russa contro l’Ucraina, grazie alla partnership con il Cremlino e alla fornitura di tecnologia a doppio uso civile-militare.
Le autorità di Cina e Russia hanno entrambe confermato quella che hanno definito una “pattuglia congiunta” sul Mare di Bering, che divide Russia e Alaska. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che la pattuglia ha volato anche sul Mare dei Ciukci, situato a nord dello Stretto di Bering, e che le esercitazioni sono durate più di cinque ore. Zhang Xiaogang, portavoce del ministero della Difesa cinese, ha aggiunto che la pattuglia congiunta ha migliorato la coordinazione tra le due forze aeree ed è stata l’ottava dal 2019.
Sui media statali cinesi, la manovra è stata definita “un grande salto avanti nelle capacità di addestramento al combattimento reale dell’Aeronautica cinese”, secondo Wang Mingzhi, esperto militare cinese intervistato dalla CCTV. Wang ha sottolineato che la missione, lontana dal supporto a terra e in territorio sconosciuto, ha dimostrato la capacità di operare efficacemente in missioni a lungo raggio.