Inizierà domani, in New Mexico, il processo per omicidio colposo contro Alec Baldwin, dopo che è stata negata la richiesta di archiviazione del caso sulla morte di Halyna Hutchins, avvenuta sul set del film “Rust” nel 2021.
Gli avvocati dell’attore sostenevano che la pistola della sparatoria era stata gravemente danneggiata durante i test forensi dell’FBI, prima di essere esaminata e poter individuare possibili modifiche o problemi che avrebbero potuto scagionare l’artista.
Baldwin, star e co-produttore del western, aveva puntato una pistola contro Hutchins, durante una prova in una piccola chiesa sul set cinematografico al Bonanza Creek Ranch, i colpi partiti investirono anche il regista Joel Souza.
Al processo, saranno convocati circa 60 testimoni tra cui l’assistente alla regia Dave Halls, che ha patteggiato una pena di 6 mesi con libertà vigilata “per uso negligente di un’arma d fuoco”, oltre a soccorritori, investigatori, esperti di revolver.
Seppure Baldwin non risulti nella lista potrebbe decidere di intervenire al processo che si incentrerà principalmente su due elementi: Il grande caos che imperava sul set e l’arma di fabbricazione italiana impugnata dal divo, che in caso di condanna rischia 18 mesi di carcere.
Saranno inoltre approfonditi alcuni punti ancora oscuri della vicenda: fra cui individuare chi abbia introdotto veri proiettili sul set. Hannah Gutierrez-Reed l’addetta alle armi di “Rust” è già stata condannata a oltre un anno di detenzione con l’accusa di omicidio colposo involontario.
I pubblici ministeri per dimostrare le accuse potranno basarsi “sull’uso negligente dell’arma” oppure provare “al di là di ogni ragionevole dubbio” che Baldwin ha agito con disprezzo e indifferenza, noncurante della sicurezza dei presenti mentre maneggiava il revolver.
Nonostante le complessità legali e tecniche del caso, i 12 cittadini della contea di Santa Fe che comporranno la giuria, dovranno raggiungere un solo verdetto: “colpevole o non colpevole su un singolo capo d’accusa”.
Baldwin sarà supportato dallo studio legale newyorkese Quinn Emanuel Urquhart & Sullivan. La tesi difensiva cercherà di dimostrare che non era compito dell’attore assicurarsi che non vi fossero proiettili veri nella pistola utilizzata, tesi fortemente suffragata anche dal sindacato di Baldwin, la Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists.
Baldwin, 66 anni, è noto al grande pubblico dalla fine degli anni ’80 per aver recitato in film come “Beetlejuice”, “Caccia a Ottobre Rosso” e “The Cooler”, che gli ha valso una nomination all’Oscar. Apprezzata anche per la sua interpretazione del dirigente di rete Jack Donaghy in sei stagioni di “30 Rock” e quella di Donald Trump in “Saturday Night Live”.