Nel momento di massima tensione interna al Partito Democratico, il leader della minoranza progressista alla Camera Hakeem Jeffries ha programmato per oggi (domenica) una riunione virtuale con i deputati dem per stabilire una posizione comune sulla candidatura del presidente Joe Biden. La sessione, a quanto si apprende, vedrà la partecipazione dei membri di punta dei comitati congressuali che costituiscono i vertici del partito alla camera bassa.
L’incontro arriva in un periodo di crescente ansia tra i Democratici riguardo alla deludente performance del presidente 81enne al dibattito presidenziale del 27 giugno. Un’eventuale disfatta di Biden alle elezioni presidenziali di novembre avrebbe infatti un impatto esiziale sulla capacità del partito di riconquistare il controllo della Camera e mantenere il Senato.
Jeffries ha adottato un atteggiamento ecumenico per tutta la scorsa settimana, evitando di fare pressioni sui Democratici affinché si uniscano attorno al presidente, ma allo stesso tempo incoraggiandoli a non essere avventati nelle loro dichiarazioni pubbliche mentre Biden e il suo team stabiliscono il da farsi.
Nel frattempo, tuttavia, i dem hanno iniziato a spaccarsi internamente. Quattro deputati — i rappresentanti Lloyd Doggett del Texas, Raúl Grijalva dell’Arizona, Seth Moulton del Massachusetts e Mike Quigley dell’Illinois — hanno esplicitamente chiesto al presidente di ritirarsi, mentre altri hanno espresso serie preoccupazioni sulla sua capacità di vittoria.
Venerdì, Quigley ha confessato di aver avuto “difficoltà” prima di esortare il presidente a uscire dalla corsa. In un’intervista con MSNBC, ha dichiarato che “chiaramente, l’alternativa ora è uno scenario molto cupo con, direi, quasi nessuna speranza di successo — e non riguarda solo la Casa Bianca. Riguarda tutto il Congresso e il nostro futuro.”
Secondo quanto riporta il New York Times, il senatore Mark Warner, democratico della Virginia, si è invece adoperato per organizzare una riunione dei compagni di partito per discutere le loro preoccupazioni sulla candidatura di Biden e su eventuali sostituti (in primis la vicepresidente Kamala Harris).
Nonostante le difficoltà, Jeffries ha richiamato all’unità e incoraggiato i Democratici a non prendere decisioni affrettate, permettendo al tempo stesso un dibattito aperto