L’amministrazione Biden ha annunciato che estenderà un programma umanitario già esistente, per consentire a oltre 300.000 haitiani residenti negli Stati Uniti di rimanere e lavorare legalmente.
Il Segretario alla Sicurezza Nazionale Alejandro Mayorkas, ieri, ha infatti confermato che sarà rinnovato per Haiti lo status di protezione temporanea (TPS). I cittadini arrivati sul suolo americano dopo novembre 2022 e prima dell’inizio di giugno, ritenuti idonei, potranno restare nel Paese.
“Cerchiamo di fornire aiuto umanitario agli haitiani già presenti in America – ha dichiarato Mayorkas in un comunicato, – considerando le condizioni attuali nel loro Paese d’origine”.
Il TPS rilasciato alla popolazione caraibica non potrà superare i 18 mesi, ma intanto mette al riparo i quasi 165.000 haitiani rimasti nel territorio statunitense grazie al precedente permesso e ridisegna nuovi limiti per coloro che erano arrivati entro il 3 giugno di quest’anno.
Negli ultimi anni, per proteggere migliaia di migranti è stato concesso lo status di protezione temporanea anche ad altri Stati, fra cui Venezuela, Ucraina, Afghanistan. Le politiche migratorie democratiche hanno spesso attirato critiche sia da parte degli attivisti, che sostengono siano aumentati i respingimenti al confine, sia dai repubblicani, tra cui l’ex presidente Donald Trump, perché considerate troppo permissive verso coloro che entrano illegalmente negli Stati Uniti.
Nonostante il governo cerchi di porre limiti alle deportazioni, i funzionari dell’Immigration and Customs Enforcement, un’agenzia federale americana, hanno continuato a trasferire haitiani negli ultimi mesi.
Haiti si trova ormai da tempo sotto assedio da parte di gang che hanno il controllo dell’80% della capitale, Port-au-Prince. Dopo i violenti attacchi coordinati su vari fronti, a stazioni di polizia, carceri e aeroporto, il primo ministro Ariel Henry, che si trovava all’estero, non è più rientrato e ha consegnato le dimissioni. Al suo posto è stato eletto Garry Conille, partito ieri per una visita ufficiale negli Stati Uniti. Seppure non siano stati forniti dettagli sul viaggio del leader haitiano ad interim, un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha riferito che Conille sarà ricevuto lunedì dal vice consigliere Jon Finer.
Intanto nel Paese caraibico continua la missione finanziata dagli USA, che vede una forza di sicurezza internazionale guidata dal Kenya, schierata per aiutare la polizia locale a ripristinare la legalità e la stabilità.
L’ex governo di Haiti già nel 2022 aveva richiesto il contingente di pace, ma il primo dispiegamento della polizia keniota è arrivato soltanto nei giorni scorsi e non è ancora chiaro quando il resto della forza designata, che dovrebbe contare oltre 2.500 poliziotti, potrà arrivare.
Ad Haiti, oltre mezzo milione di persone ha lasciato la propria casa a causa delle violenze e circa la metà della popolazione soffre la fame.