Oltre 400 migranti, in gran parte provenienti dall’Asia centrale, sarebbero entrati clandestinamente negli Stati Uniti sfruttando una rete di traffico di esseri umani affiliata all’ISIS. A lanciare l’allarme è un rapporto dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) statunitense, che sostiene di aver già arrestato 150 persone – ma di aver perso completamente le tracce di almeno una cinquantina di individui.
Un funzionario dell’amministrazione Biden ha sottolineato che, da quando l’ICE ha iniziato ad arrestare i clandestini portati negli USA dal network di trafficanti diversi mesi fa, non c’è stata alcuna indicazione che colleghi gli immigrati a minacce specifiche per gli Stati Uniti.
“Il potenziale legame con l’ISIS (…) ci ha portato a voler prestare maggiore attenzione”, ha dichiarato alla NBC un alto funzionario dell’amministrazione Biden, “e per abbondanza di cautela a volerci assicurare di esercitare la nostra autorità nel modo più ampio e appropriato per mitigare il rischio” di affiliazione alla milizia jihadista.
Molti degli oltre 400 migranti segnalati sono stati tuttavia rilasciati dalla Customs and Border Protection perché nessuno di loro era nella lista di potenziali terroristi del Governo né sembrava sollevare particolari preoccupazioni in quel momento.
Nonostante i funzionari ritengano la situazione sotto controllo, il Governo federale è al lavoro per rintracciare gli scomparsi. Ad inquietare Washington sembra essere soprattutto la loro nazionalità: molti di loro proverrebbero da Tagikistan, Uzbekistan, Moldavia, Kirghizistan, Georgia e Russia – tutti Paesi in cui è attivo l’ISIS-K, milizia collegata allo Stato islamico che ha recentemente compiuto stragi nella repubblica russa del Daghestan e al Crocus City Hall di Mosca.
“Il fatto che la loro ubicazione sia sconosciuta è chiaramente allarmante”, ha commentato Christopher O’Leary, ex capo della sezione antiterrorismo dell’FBI, alla NBC. “Credo che gli Stati Uniti stiano facendo il possibile per localizzare questi individui, e in questi casi sfruttare le accuse di immigrazione clandestina non è insolito per toglierli dalla strada”.