“Abbiamo preparato dei pasti per i militari di Borgo Egnazia – ha spiegato al telefono Francesco Longo, più noto come “Ciccio”, – con una bottiglietta d’acqua, un panino, un arancino e un dolce, ma abbiamo dovuto improvvisare perché noi non facciamo dolci. Per 3 giorni e 3 notti abbiamo preparato circa 150 muffin alla volta”. Con voce carica di emozione racconta le ultime incredibili settimane. Il suo locale “Da Ciccio 2.0 – I sapori della Puglia” a Rosa Marina, la frazione marittima di Ostuni, è diventato il punto di ristoro preferito delle delegazioni e autorità americane che hanno accompagnato il presidente Joe Biden durante la settimana del G7.
Una vita semplice, unita dalla passione per i sapori, il 34enne gestisce la paninoteca con la compagna 42enne Francesca Bocchinfuso: “Ci sembrava una favola”. Ai due è stata donata la targa dalla “White House Communications Agency” in segno di stima e gratitudine.
“I primi a venire da noi sono stati i responsabili del Consolato americano di Milano intorno al 30 maggio. Poi sono seguiti quelli dell’ambasciata USA di Roma, gli agenti a disposizione del presidente Biden che si alternavano a Borgo Egnazia, marine, navy seal – spiega Ciccio. – Ci chiesero se facessimo anche altro oltre ai panini e da lì creammo un menù apposta per le giornate del G7.” Ogni giorno qualcosa di diverso, ma pur sempre della tradizione pugliese, per servire più di 500 persone alla volta: la pasta con le rape, quella alla crudaiola con cacio e ricotta, gli spaghetti con il sugo alle polpette, le braciole, i panzerotti, la focaccia, “per dare l’impronta della nostra regione”.
I preferiti in assoluto sono stati i panini. “I nostri sono a base di verdure e due sono stati i più scelti: quello con le zucchine alla poverella, con mortadella e pistacchi e quello con il capocollo e la stracciatella. E poi il cornetto con la nutella”, commenta Ciccio.
Nessuno è stato trascurato. Anzi i clienti abituali continuano a mandare messaggi di congratulazioni, “Ve lo meritate!”, “La vostra umiltà vi ha premiato!”. “All’inizio gli abitanti locali erano un po’ scettici sull’esito di questo G7 – continua Ciccio. – Avevano paura che recassero danni perché Rosa Marina è un comune privato, intimo. E si sono ricredute perché l’economia ne ha giovato ed l’evento è stato un bene per noi pugliesi”.
“Ciò che ci ha emozionato di più è stata la loro umiltà e il rispetto nei nostri confronti”, riferendosi a tutte le personalità che circondano il presidente Joe Biden. E poi è arrivata la proposta: “Prima di andarsene ci hanno chiesto di aprire un locale a Washington per continuare a servire le delegazioni. All’inizio pensavamo fosse una battuta, ma erano estremamente seri. Siamo ragazzi umili che veniamo da un villaggio circoscritto. Noi non avevamo nemmeno la prospettiva di aprire una seconda paninoteca qui in Italia, figuriamoci negli Stati Uniti”.
I piedi rimangono ben piantati a terra, ma le valigie sono pronte. “Abbiamo già comprato i biglietti per volare a ottobre”.