Le contestazioni degli attivisti pro-Palestina hanno colpito anche il pluripremiato regista statunitense Quentin Tarantino. Il sessantunenne di Knoxville, nel corso dell’ultimo weekend, si trovava a New York, dove stava pranzando in un ristorante cinese.
Tarantino, autore di alcuni dei più grandi capolavori cinematografici degli ultimi 30 anni, oggi vive principalmente a Tel Aviv, dove ha sposato la modella e cantante israeliana Daniella Pick, dalla quale ha avuto due figli. Dopo l’attacco di Hamas ad Israele del 7 ottobre, Quentin ha espresso il suo sostegno nei confronti dell’IDF.
Per questo motivo, dunque, nel weekend, mentre il regista era seduto ad un tavolo del ristorante “Che Li”, una piccola folla, composta non solo da attivisti ma anche da fan, si è riunita all’esterno del locale. Una donna, nota negli USA come Crackhead Barney, ha iniziato ad insultare il sessantunenne, gridando: “Hey Tarantino, sionista pezzo di me**a, dì Palestia Libera!”.
Quentin, dal canto suo, ha inizialmente tentato di ignorare la provocazione dell’attivista, cercando di concentrarsi sul proprio pasto. Poco dopo, però, ha notato che all’esterno del ristorante vi erano anche altre persone che gridavano insulti nei suoi confronti, intonando il coro “Free Palestine!”.
Tarantino ha quindi deciso di farsi largo tra i manifestanti, riuscendo a trovare rifugio nel suo van prima che la situazione potesse degenerare. Mentre usciva dal ristorante, Crackhead Barney continuava a ripetergli di dire “nigger”, un termine dispregiativo che secondo i critici del regista viene utilizzato troppo frequentemente nei suoi film.
Alcuni presenti, inoltre, hanno preso a calci il van che trasportava il regista.