La condanna di Hunter Biden nel processo federale per possesso di armi da fuoco potrebbe in qualche modo stravolgere la campagna elettorale del Partito Democratico. Ad affermarlo, in settimana, è stato Andy Ogles, rappresentante repubblicano del Tennessee.
Secondo quest’ultimo, infatti, la vicenda potrebbe convincere il presidente uscente, Joe Biden, a ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca, che dovrebbe vederlo protagonista insieme al rivale Donald Trump. L’eventuale uscita di scena dell’attuale leader politico statunitense, naturalmente, andrebbe ad aprire uno scenario tutto nuovo: per Ogles, qualora dovesse verificarsi una situazione del genere, il Partito Democratico candiderà l’ex first lady Michelle Obama.
Il rappresentante del GOP ha infatti affermato: “La famiglia Biden può dire: ‘Ehi, ci occuperemo della nostra casa, ci occuperemo di nostro figlio’, e poi permettere a Michelle Obama di entrare nella corsa presidenziale. Questo perché, ancora una volta, Joe Biden non può vincere queste elezioni e loro lo sanno benissimo. Perciò sono alla ricerca disperata di un altro candidato”.
Non è certo la prima volta che il nome dell’ex first lady viene accostato alla campagna elettorale del 2024. Nei mesi scorsi, però, Michelle Obama ha ribadito in più occasioni di non essere intenzionata a candidarsi e che sosterrà invece il presidente uscente e la sua vice, Kamal Harris. Nonostante ciò, diversi repubblicani, tra cui la deputata Marjorie Taylor Greene ed il senatore Ted Cruz, continuano a credere che quest’ultima sia in realtà l’asso nella manica con il quale i democratici sperano di vincere le elezioni.
Il figlio del presidente, Hunter Biden, è stato condannato martedì per tre accuse di possesso di armi da fuoco dopo un processo durato circa una settimana. L’inquilino della Casa Bianca, dopo il verdetto, ha dichiarato che accetterà l’esito del caso. La campagna di Donald Trump, dal canto suo, ha definito il processo come una “una distrazione” dalle gravi accuse di corruzione contro la famiglia Biden.