Elon Musk ha deciso di ritirare la causa intentata contro OpenAI e il suo CEO, Sam Altman, accusato appena quattro mesi fa di aver tradito la missione originale di sviluppare l’intelligenza artificiale per il bene dell’umanità e senza scopo di lucro.
Gli avvocati del miliardario sudafricano-statunitense hanno presentato martedì una richiesta di archiviazione al tribunale statale della California, un giorno prima che un giudice californiano esaminasse un’analoga richiesta di archiviazione da parte di OpenAI. I legali del magnate non hanno fornito spiegazioni e, soprattutto, avrebbero agito “senza pregiudizio” – il che significa che la lite potrebbe ripartire in qualsiasi momento qualora Musk decidesse di farlo.
La denuncia sosteneva che Altman e Greg Brockman, co-fondatore di OpenAI, avessero inizialmente contraddistinto il loro lavoro sull’intelligenza artificiale come open source e senza scopo di lucro. Secondo Musk, l’azienda sarebbe invece diventata una “filiale di fatto” di Microsoft. Il miliardario chiedeva in particolare che OpenAI rendesse pubblici i suoi risultati di ricerca e impedisse l’uso delle sue risorse a fini di lucro per Microsoft e altri.
L’azienda di Altman sostiene che la causa fosse basata su “affermazioni incoerenti” e che si trattasse piuttosto di un tentativo di Musk per “copiare” il successo tecnologico raggiunto dalla startup. Nel frattempo Musk ha infatti fondato la sua startup di intelligenza artificiale, xAI, che ha raccolto 6 miliardi di dollari in finanziamenti, raggiungendo una valutazione di 24 miliardi di dollari.
OpenAI sostiene inoltre che lo stesso Musk, nel 2017, abbia sposato i piani della società di diventare un’azienda a scopo di lucro.