Il Metropolitan Museum of Art apre le porte a una mostra dedicata al celebre collezionista newyorkese Edward C. Moore, uno dei più grandi artigiani argentieri della fine del XIX secolo e leader creativo di Tiffany & Co.

La mostra, intitolata Collecting Inspiration: Edward C. Moore at Tiffany & Co. e visitabile fino al 20 ottobre, mette in luce, attraverso oltre 180 esemplari straordinari, il raffinato lavoro che svolse presso l’iconico brand di lusso di New York a partire dal 1868, anno in cui venne nominato capo designer per le creazioni in argento.
I pezzi, della collezione personale di Moore, sono stati donati al museo insieme a 70 manufatti in argento progettati e creati da Tiffany&Co. sotto la sua direzione. L’argentiere raccoglieva questi antichi oggetti decorativi per trarci ispirazione. Hanno un grande valore storico e artistico, provenienti da diverse culture che comprendono quella romana, dell’antica Grecia, del Giappone e del mondo islamico.
Tra gli oggetti particolarmente preziosi vi sono alcune bottiglie di profumo romane del I secolo, ciotole di vetro smaltato siriano del XIII secolo, una tazza di vetro di Murano del XVIII secolo proveniente da Venezia e una scatola di lacca giapponese del XIX secolo, oltre a una serie di gioielli e frammenti di mosaico e affascinanti vetri colorati di epoca romana.
Per quanto riguarda, invece, i pezzi di spicco progettati da Moore per Tiffany &Co. in mostra al MET, non passano inosservati il vaso Bryant del 1876, che è stato il primo argento Made in USA a entrare nella collezione del museo, e una brocca ornata con una testa di elefante del 1874.
