Dopo l’incontro bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Joe Biden si è spostato sulle coste della Normandia dove sono morti oltre 4 mila soldati degli Alleati, di cui la metà era americana. Sulla scogliera scalata dagli Army Rangers nel 1984, per cercare di prendere le munizioni con le quali i tedeschi avrebbero potuto attaccare le truppe sulle spiagge di Omaha e Utah, il presidente USA ha pronunciato forse il discorso più potente finora paragonando la minaccia di Vladimir Putin a quella di Adolf Hitler ed ergendosi ad unico leader del mondo libero in grado di sconfiggerlo.
“Siamo qui non solo per onorare coloro che hanno mostrato un coraggio così straordinario quel giorno, il 6 giugno 1944, ma per ascoltarli. Ci stanno chiamando e ci chiedono di rimanere fedeli a ciò che rappresenta l’America”, ha dichiarato Biden. “Grazie al coraggio dei soldati sbarcati in Normandia, la guerra è cambiata. Si sono opposti all’aggressione di Hitler. Hanno combattuto per sconfiggere un’ideologia basata sull’odio negli anni ‘30 e ‘40. C’è qualcuno che dubita che loro avrebbero voluto che l’America si opponesse a Putin oggi in Europa?”. Una scena già vista: a luglio 1984, l’allora presidente Ronald Reagan pronunciò un discorso altrettanto celebre sull’eroismo e patriottismo di quei soldati.
Il presidente USA si trova in Francia per l’80° anniversario del D-Day. Domani incontrerà il premier francese Emmanuel Macron e la moglie Brigitte per la visita di Stato. In mattinata, a Parigi, invece, aveva incontrato il leader ucraino Zelensky scusandosi per il ritardo nei finanziamenti. A breve arriveranno circa 225 milioni di dollari in rifornimenti di munizioni, lanciarazzi HIMARS, mortai e un’altra serie di proiettili di artiglieria.