Secondo i dati raccolti e analizzati da Phocuswright, una piattaforma che si occupa di ricerche di mercato, Airbnb sta dominando il settore degli affitti per le case vacanza. Sul sito, vanta oltre 7,7 milioni di inserzioni aggiornate per la stagione primavera-estate del 2024, secondo i dati riportati da Madeline List, senior analyst esperta del settore degli affitti a breve termine. Si tratta di un numero nettamente superiore rispetto alle 2 milioni di annunci presenti sulla pagina del principale competitor, Vrbo.
Secondo i dati, le due piattaforme sono attualmente tra le più apprezzate dai viaggiatori in cerca di alloggio. Ma, come spiega List, “sul web gli utenti possono trovare le stesse offerte su più piattaforme. Tuttavia, pur presentando somiglianze, c’è una certa sovrapposizione tra Airbnb e Vrbo, ma esistono alcune differenze che possono rivelarsi cruciali nell’orientare i potenziali ospiti a decidere quale sia la soluzione più adatta al loro viaggio”.
Secondo le indagini svolte da List in questo senso, il vantaggio di Airbnb è avere molti più alloggi disponibili e soprattutto vantare una maggiore consapevolezza dell’identità del marchio rispetto al suo concorrente, che viene trasmessa attraverso un pubblicità customer-oriented e ben strutturata.
Il report di Phocuswright sugli affitti a breve termine del 2021, ovvero il più recente del settore, ha rilevato che il 78% degli utenti intervistati, che affittano case a breve termine, sapeva che avrebbe trovato quel tipo di alloggio su Airbnb. Solo il 50% ha menzionato Vrbo. List ha segnalato che queste percentuali potrebbero essere cambiate poiché, anche se Airbnb rimane in vetta, negli ultimi tre anni l’amministrazione di Vrbo ha lavorato molto per migliorare l’impatto pubblicitario del suo marchio.