La navetta Starliner è riuscita ad attraccare sul modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale, un successo per la casa produttrice Boeing che offre grande soddisfazione anche alla NASA. A bordo due veterani della Nasa: Butch Wilmore, nel ruolo di comandante, e Suni Williams come pilota nonché prima donna a partecipare a un test in volo di un veicolo per l’agenzia Usa.
Starliner è partita il 5 giugno da Cape Canaveral – dopo una lunghissima attesa, innumerevoli rinvii dovuti a problemi tecnici, costi che hanno superato di oltre un miliardo quelli previsti inizialmente. Il lancio è avvenuto regolarmente e nonostante la preoccupazione per tre perdite di elio – due rilevate nell’orbita della Stazione – la Nasa ha annunciato l’attracco sulla Stazione Spaziale avvenuto alle 19:34 ora italiana. Butch Wilmore e Suni Williams resteranno una settimana sul laboratorio orbitante.

La Boeing – compagnia bersagliata di disavventure negli ultimi mesi per il malfunzionamento di diversi esemplari dei suoi aerei 747 e 737 MAX – era stata selezionata dalla Nasa assieme alla compagnia SpaceX di Elon Musk già nel 2014 per sviluppare veicoli spaziali in grado di portare astronauti sulla ISS. Dal febbraio 2003 – quando lo space shuttle Nasa “Columbia” esplose nella fase di rientro sulla terra uccidendo i sette astronauti a bordo – l’agenzia spaziale Usa infatti fino al 2020 aveva dovuto affidarsi per i voli spaziali solo alle navette russe Sojuz.
Il volo del 5 giugno era stato inizialmente previsto nell’aprile 2023, poi riprogrammato a fine luglio e quindi rinviato più volte per problemi tecnici di natura diversa. Intanto, la Crew Dragon di SpaceX ha continuato a collezionare successi a partire dal maggio 2020, fino ad avere al suo attivo 13 voli nei quali ha portato in orbita 50 fra astronauti e cosmonauti.
A bordo della ISS i due americani saranno accolti da sette colleghi, quattro connazionali e tre russi. Wilmore e Williams nella prossima settimana dovranno eseguire i test necessari perché la Starliner ottenga dalla Nasa la certificazione di idoneità al trasporto di astronauti. Se tutto andrà bene l’agenzia spaziale degli Stati Uniti avrà al suo attivo due taxi spaziali perché la Starliner si alternerà alla Crew Dragon nel trasportare uomini e rifornimenti alla Iss. Non si esclude che le conseguenze di questo nuovo assetto possano farsi sentire anche sulla programmazione dei voli di astronauti della Nasa sulle navette russe Soyuz.
Per l’amministratore capo della Nasa Bill Neson il test segna “una pietra miliare nel futuro dei voli spaziali”, come ha scritto sulla piattaforma X congratulandosi.
Per il presidente e Ceo della Boeing Defense, Space & Security, Ted Colbert, il test “rappresenta l’inizio di una nuova era dell’esplorazione spaziale”.