Il dibattito del 27 giungo, che vedrà protagonisti il presidente Joe Biden ed il candidato del GOP Donald Trump, potrebbe far registrare ascolti ed incassi pubblicitari record. E’ ciò che si augura CNN, che trasmetterà l’evento in diretta. Per la prima volta dopo decenni, dunque, durante il dibattito saranno trasmessi spot di vario genere: lo ha annunciato la stessa emittente.
Nei cicli elettorali passati, i confronti tra i candidati si sono svolti senza pubblicità, sotto la gestione della Commissione apartitica per i dibattiti presidenziali. Al momento, l’emittente che ospiterà il primo confronto televisivo tra il presidente USA ed il suo predecessore non ha fornito informazioni sul numero di interruzioni pubblicitarie che andranno in onda durante il dibattito, che sarà moderato da Jake Tapper e Dana Bash, né sulla loro durata. Il piano della CNN di includere gli spot è stato segnalato nelle regole di accesso recentemente emanate per i membri del DC Television News Pool e per gli abbonati al suo feed, nonché per gli affiliati.
Inoltre, le reti avranno la possibilità di vendere le proprie inserzioni. Il piano unico potrebbe vedere le emittenti televisive che non gestiscono direttamente il dibattito guadagnare più della stessa CNN. La rete via cavo sostenuta dalla Warner Bros. Discovery, infatti, è stata tormentata negli ultimi mesi da un palinsesto poco brillante che ha ridotto gli ascolti in fasce orarie chiave, tra cui la prima serata dei giorni feriali.

Se Fox News Channel o MSNBC dovessero mandare in onda la telecronaca della CNN e vendere i propri spot, potrebbero essere in grado di spuntare prezzi migliori rispetto a quest’ultima. Entrambe le reti, infatti, di solito attirano più spettatori in prima serata rispetto al loro concorrente. Tuttavia, alle altre organizzazioni giornalistiche sarà vietato di riempire le pause pubblicitarie con i commenti dei propri specialisti o corrispondenti. Questa regola impedirebbe a MSNBC, ad esempio, di arricchire la sua trasmissione con l’analisi di Rachel Maddow.
Nel frattempo, gli inserzionisti iniziano a fiutare l’affare: per le grandi aziende, mandare in onda i propri spot nel corso di un evento televisivo così atteso potrebbe rappresentare un vero e proprio colpaccio. Molte società, naturalmente, non vogliono lasciarsi scappare la ghiotta occasione.
Stesso discorso vale per le televisioni, che negli anni precedenti, hanno chiesto tra i 200.000 ed i 300.000 dollari per trasmettere uno spot di 30 secondi, prima o dopo il dibattito tra i papabili presidenti. Quest’anno, infine, ai due candidati non sarà concesso di acquistare alcun servizio pubblicitario che andrà in onda durante l’evento.