Secondo un’indiscrezione riportata dal Wall Street Journal, l’ex presidente, nonché candidato repubblicano, Donald Trump starebbe seriamente pensando di nominare Elon Musk come suo consigliere politico, qualora dovesse vincere le elezioni di novembre e tornare alla Casa Bianca.
Il tycoon ed il secondo uomo più ricco del mondo, patron di X e del gruppo Tesla, avrebbero già discusso della cosa, nel corso di un incontro a Palm Beach, Florida, presso la residenza del miliardario Nelson Peltz. In particolare, Musk potrebbe aiutare l’eventuale governo Trump occupandosi di politiche economiche e del sempre rovente tema della sicurezza lungo i territori di frontiera statunitensi.

Il WSJ ha anche affermato che Musk ha informato Trump della sua campagna in corso, volta a convincere i potenti leader aziendali americani a non sostenere il presidente democratico Joe Biden, che ha battuto il tycoon alle elezioni del 2020 e che ora è alla ricerca di un secondo mandato. I colloqui, a cui ha partecipato anche Nelson Peltz, hanno riguardato anche il possibile finanziamento di un “progetto per prevenire i brogli elettorali”.
Al momento, però, né il leader MAGA, né il miliardario di origini sudafricane hanno ufficializzato la loro possibile partnership in vista della corsa alla Casa Bianca. Ad oggi, il portavoce della campagna di Trump, Brian Hughes, ha dichiarato che solo il tycoon deciderà “il ruolo di ogni individuo nel suo governo”.
Non è certo la prima volta che il nome del candidato del GOP viene accostato a quello del patron di X: già a marzo, infatti, i due furono “beccati” insieme a Palm Beach. In molti, al tempo, pensarono che il cinquantaduenne avrebbe finanziato la campagna del tycoon, vista anche l’immensa disponibilità economica in suo possesso.

Fu lo stesso Musk, però, a smentire tale ipotesi, dichiarando: “Voglio essere super chiaro: non donerò soldi a nessuno dei candidati alla carica di presidente degli USA”.
Ora, però, per Elon potrebbe aprirsi uno scenario tutto nuovo, con un ruolo politico di primo piano che sembrerebbe attenderlo all’orizzonte. Negli ultimi anni, il miliardario di Pretoria si è avvicinato sempre di più agli ambienti del GOP: come rivelato da alcuni suoi conoscenti, inoltre, in questi mesi Musk ha continuato ad usare la sua influenza per convincere i grandi leader delle aziende americane a non sostenere la campagna di Joe Biden, attuale presidente e candidato democratico.